La FIDCA di Udine rappresentata dall'amico Socio e membro del Direttivo Michele VIDON ha presenziato al Ricordo-Giornata della Memoria- assieme all'ANPS di Udine ed in collaborazione alla Questura di Udine alla Commemorazione di nove appartenenti alla Polizia che nel 1944 furono arrestati e deportati nei campi di concentramento nazisti i quali non fecero piu' ritorno in Patria. E' stata officiata una Santa Messa per il Ricordo e nel Tempio Ossario di Udine poi è stata posta una corona d'alloro all'interno della Questura.
Le commemorazioni continueranno anche sabato 29 Gennaio c.a. e sara' inaugurata una mostra dedicata ai Deportati della Polizia presso palazzo Morpurgo e sara' aperta il g 26 alle ore 11,00 fino al 27 Febbraio.
La FIDCA non dimentica e vuole mantenere sempre vivo il Ricordo portando il proprio contributo fattivo sia di presenza che di Rispetto.
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Vidon Michele Rispetto al Monumento a Ricordo dei Deportati della Polizia |
Nella stessa giornata gli amici FIDCA Vidon e Quattrocchi hanno voluto ringraziare gli amici dell'Anps per questo importante momento del Ricordo e salutare il Presidente ANPS di Udine Giovanni Roselli.
Questa importante ricorrenza svolta dall'ANPS di Udine con l'impegno serio e costante svolto in primis dal Presidente Giovanni Roselli sottolinea il Valore del Ricordo ed il Rispetto ed il NON DIMENTICARE!
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Sede ANPS Udine -Cossetini e Vidon |
Nella stessa Giornata la Fidca di Udine ha reso Omaggio al valore dei Caduti della Divisione Julia in Russia.
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Vidon FIDCA Udine Omaggio ai Caduti della Julia. |
Importanti sono i contributi che la FIDCA di Udine porta a conoscenza: quali:
la FIDCA di Udine e' iscritta alla Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
Giorno della Memoria, la vicinanza dell’Anvgd alla
Comunità Ebraica
A nome di tutti i dirigenti, i soci e gli aderenti
all’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, esprimo la nostra
fraterna vicinanza alla Comunità ebraica romana ed italiana in occasione della
Giornata della Memoria.
La comunità giuliano-dalmata, che piange vittime
innocenti e la perdita della propria patria, è ben consapevole della necessità
di tramandare la conoscenza informata e obiettiva dei tragici e nefasti
avvenimenti del secolo scorso.
La Comunità ebraica dell’Adriatico orientale è, inoltre,
legata al popolo della diaspora adriatica dalla scelta per l’italianità
compiuta in epoca risorgimentale, oltraggiata poi però dalla proclamazione
delle leggi razziali proprio a Trieste, città simbolo dell’irredentismo e sede
di una delle più importanti comunità ebraiche in Italia.
Chi dimentica l’orrore della Shoah e dei crimini contro
l’umanità non solo offende le vittime, ma ne facilità il ripetersi: noi di
sicuro non dimentichemo.
Donatella Schürzel
Presidente del Comitato provinciale di Roma e
Vicepresidente nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
Via Fratelli Reiss Romoli, 19 - 00143 Roma - info@anvgd.it
http://www.anvgd.it/giorno-della-memoria-la-vicinanza-dellanvgd-alla-comunita-ebraica/
Importante e commovente il contributo dell'amico Luca Asero referente FIDCA Provincia di Pordenone:
La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio,
"Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah lo sterminio
del popolo ebraico. Sappiamo che questo orrore colpì non solo gli ebrei e
persone non di etnia “ariana”, ma anche 70.000 persone con disabilità come
descritto dal programma Aktion T4. Il piano ne prevedeva lo sterminio ma anche
una serie di pratiche perpetrate in ospedali e istituti, che prevedevano la
soppressione di bambini alla nascita perché affetti da menomazioni, come pure l'uccisione
di individui con disabilità psichica e sociale, prima sterilizzati e poi finiti
con il gas. Anche l'utilizzo di persone con particolari patologie o abilità
come cavie umane era una delle pratiche in questo terribile piano che
distingueva tra degni e indegni di vivere, guidato dalla folle idea di una
purificazione della razza, che portò a obbligare per legge la sterilizzazione
forzata di malati mentali, epilettici, ciechi, sordi.Tutti coloro che non erano
nei canoni della razza ariana erano sterminati, mutilati, seviziati, usati come
cavie da laboratorio senza nessun indugio su età o sesso.
Aprendo quei cancelli è finito tutto… o forse no.
Ancora oggi si parla di razzismo, sessismo, omofobia, e
discriminazione di ogni genere dove l’ inclusione è ancora un obiettivo.
Fino a 50 anni fa i bambini con varie forme di Disabilità
come l’autismo venivano rinchiusi in ospedali psichiatrici, dove subivano le
peggiori torture che all’epoca venivano considerati “ atti medici” o “ cure”.
Ne siamo realmente fuori?
Ancora oggi migliaia di famiglie lottano per l’inclusione
dei loro figli, perché essi giochino con gli altri bambini, studino nelle
stesse scuole e facciano attività con tutti gli altri. Ancora oggi non è
possibile perché spesso ci si nasconde dietro la mancanza di fondi, risorse o
personale, quando è sempre più spesso una mancanza di conoscenza e volontà.
Eppure famiglie come la mia dimostrano, che nonostante le
gravità, anche bambini con varie forme si disabilità possono non solo fare
quello che fanno i loro coetanei , ma possono addirittura insegnare agli altri
le loro particolari abilità.
Nonostante ciò , viviamo ancora in un mondo dove stato
sociale, colore della pelle , genere, e abilità al di fuori dagli standard,
determinano cosa una persona possa o non possa aspirare a fare.
Noi crediamo però nel futuro, e nel grande cuore di
persone meravigliose, e grazie ai miei figli e alla loro resilienza e sguardo
innocente impariamo che la vita è fatta di attimi preziosi, di genuina bontà
dove non importa la forma ma solo la sostanza, dove il colore della pelle, il
genere, o qualsiasi altra differenza , rendono il mondo solo più bello e vario
e soprattutto dove ogni singola differenza insieme crea un grande dipinto pieno
di tutti i colori dell’arcobaleno.
Io voglio crederci e per questo grande dipinto,noi
combattiamo!
Grazie a chi sta combattendo al nostro fianco, in ogni
modo, in ogni ruolo!
Combattere sempre, arrendersi MAI!!
Questo messaggio è dedicato :
1.a tutte le famiglie che combattono per l'inclusione 2.
A tutti coloro che vengono trattati diversamente perché non rispondono ai
canoni di questa società malata 3. A tutti coloro che stanno facendo la
differenza con grandi azioni ma anche con piccoli gesti di quotidianità
Questo messaggio è per tutti coloro che amiamo e che come
dice Derek VINCETE LA PAURA BASTA LACRIME CE LA POTETE FARE COMBATTERE SEMPRE
ARRENDERSI MAI
Grazie anche all'amico Fabio Galimberti rifondatore della Sezione FIDCA di Udine,ieri 26 gennaio Nikolajewka oggi la Giornata della Memoria un filo comune ci lega.NON DIMENTICHIAMO!
ONORE A TUTTI I CADUTI ED AI DEPORTATI !