domenica 7 aprile 2019

FIDCA Udine al 5°Raduno Nazionale Fanti a Cividale del Friuli 7 aprile 2019




Nei giorni 6 e 7 aprile 2019, in, in occasione del 10° Anniversario di ricostituzione della Sezione del Fante di Cividale del Friuli si e’ svolto il 5° Raduno Nazionale dei Fanti che hanno prestato servizio militare in Cividale del Friuli. Anche in ricordo della Storia dei seguenti Reparti di Fanteria rimasti in vita fino agli anni '90 nelle caserme della città ducale:

52° Fanteria ALPI
erede delle Tradizioni Garibaldine dei “Cacciatori delle Alpi” costituito il 17 marzo 1859 e che quindi ha partecipato alle Campagne per l’Unità d’Italia

59° Fanteria CALABRIA e 76° Fanteria NAPOLI 
costituiti il 16 aprile 1861 nei giorni successivi all'Unità Nazionale 

120° Fanteria FORNOVO
erede delle Tradizioni del 120° Reggimento EMILIA costituito in occasione della Prima Guerra Mondiale

Inoltre, considerato che in Cividale del Friuli era sede il Comando della Brigata Meccanizzata Isonzo, sono stati  invitati al Raduno anche coloro che prestarono servizio militare negli altri reparti di tale Grande Unità (Reparto Comando e Trasmissioni - 114° Btg. fanteria mec. "MORIAGO"- 63° Btg. carri "M.O. Fioritto" - 28° Gr. Artiglieria campale "LIVORNO" - Btg. Logistico "ISONZO" - Cp. Contro carri "ISONZO" - Cp. Genio p. "ISONZO") che erano dislocati sul nostro territorio Regionale.

Presenti :Gruppo Storico Culturale “I Grigioverdi del Carso” in uniforme della Prima Guerra Mondiale, la Banda dei Congedati Divisione/Brigata “MANTOVA” e l'Associazione Automezzi Storici “Cingoli e ruote”.

La FIDCA di Udine,  con il Presidente provinciale Dottor Quattrocchi Antonello, ha voluto dimostrare la vicinanza  alla Associazione Nazionale del Fante. 


Quattrocchi secondo a destra

Ponte del Diavolo a Cividale


mezzi storici




LE FORTIFICAZIONI DIFESE DAL 52° BATTAGLIONE FANTERIA D’ARRESTO “ALPI”
L’esistenza di una fortificazione permanente sulla frontiera nord-orientale è una delle specificità meno conosciute della difesa italiana. Tipica delle regioni dall’andamento orografico tormentato, e specialmente di quelle montagnose, la fortificazione può apparire ormai un elemento soltanto residuale in una difesa che nella mobilità e nell’uso, anche soltanto potenziale, dell’arma nucleare ha i propri fondamenti. In realtà la fortificazione sembra mantenere intatto tutto il proprio valore di ostacolo e di rallentamento della marcia di un eventuale invasore, tantè che gli austriaci e gli svizzeri, mantengono attivi propri sistemi di fortificazioni lungo gli assi di prevedibile infiltrazione di unità nemiche. In Italia la fortificazione permanente copre con una fitta maglia di opere dotate di armi principalmente controcarro tutti il Friuli, estendendosi dalla riva destra del Tagliamento, ultimo ridotto fortificato oltre il quale si immagina probabilmente soltanto un combattimento manovrato, fino alla linea di confine. La funzione principale della fortificazione permanente è di sostenere lo sforzo di contenimento e di contrasto contro un eventuale invasore da parte delle unità corazzate e meccanizzate. In sostanza la fortificazione dovrebbe servire a: contenere le forze avversarie e comunque rallentarne il movimento; incanalarle lungo assi che favoriscano l’intervento delle nostre forze; costituire perno di manovra per le unità mobili della difesa; difendere e tenere zone particolarmente importanti per la difesa o chiudere assi di penetrazione secondari attraverso i quali potrebbero essere tentate manovre di aggiramento o alleggerimento da parte dell’attaccante. Il valore delle fortificazione nel tempo è diminuito notevolmente, non tanto perché esiste l’arma nucleare, quanto perché l’accresciuta mobilità e l’aumentata precisione e letalità delle armi di cui dispongono le stesse fanterie, l’hanno resa più vulnerabile.


venerdì 5 aprile 2019

Appello per il ripristino della festa nazionale del 4 novembre.







Pregiatissimi Presidenti,

porgo il saluto di tutti i componenti del Comitato #noistiamoconpasqualetrabucco per il ripristino della festa nazionale del 4 novembre! e ringraziare ciascuno di voi per la massiccia partecipazione alla cerimonia all’Altare della Patria e al successivo convegno nella Sala della Protomoteca del Campidoglio dove, il giorno prima, il Santo Padre ha benedetto la città di Roma.  Numerose le bandiere, i labari e i medaglieri delle Associazioni d’Arma e Combattentistiche presenti, così come i tanti cittadini che hanno partecipato ad un’emozionante cerimonia che rimarrà nel cuore di molti. Un ringraziamento particolare all’On.le Alessandro Onorato che, oltre ad aver accolto subito la nostra richiesta di condividere questa giornata di Storia Patria in ricordo dei Caduti della Grande Guerra, ha dichiarato che nelle prossime settimane presenterà una mozione affinché anche la città di Roma aderisca alla petizione da me presentata il 5 luglio 2018 per il ripristino della festa nazionale del 4 novembre! Credo di poter dire che il convegno “Tacere bisognava e andare avanti: 4 novembre festa nazionale!”,  al quale hanno partecipato oltre 300 persone e a visto la presenza di Sindaci e del deputato Antonio Del Monaco del M5S, Generale dell’Esercito, membro della Commissione Difesa in rappresentanza del Presidente della Commissione Rizzo Gianluca del M5S, ha avuto un esito estremamente positivo per l’alto gradimento raggiunto. Nell’intervento di chiusura del Convegno l’On.le Del Monaco ha dichiarato che porterà in Commissione Difesa l’istanza del Comitato #noistiamoconpasqualetrabucco per il ripristino della festa nazionale del 4 novembre! e delle Associazioni d’Arma e Combattentistiche. Alla fine moltissimi sono stati gli intervenuti che hanno voluto portarmi la testimonianza del lavoro svolto in questi dieci mesi e della splendida mattinata trascorsa insieme in memoria dei Caduti. Certo che continueremo a viaggiare uniti, fianco al fianco, verso il comune traguardo del ripristino della festa nazionale del 4 novembre vi saluto cordialmente. 

Il Presidente Tenente
Pasquale Trabucco






mercoledì 3 aprile 2019

F.I.D.C.A. Udine alla Giornata d'Azione Internazionale O.N.U. :Contro le Mine.

La Fidca di Udine ha sostetunuto e patrocinato e partecipato direttamente alla Giornata d'Azione Internazionale Contro le Mine che si e' svolta in Udine presso l'Università agli Studi in Palazzo Toppo Wasserman in data 2 aprile 2019.

Relatori .Renata Capria d'Aronco Presidente del Club per l'UNESCO di Udine,

Antonello Quattrocchi Presidente FIDCA di Udine

Antonio Pipere ex Operatore Forza Armata ed esperto museale

Baracetti Fabrizio medico chirurgo del Corpo Militare,

la giornata si e' svolta con ampia relazione di Antonio Pipere mentre il dottor Baracetti ha illustrato i danni fisiologicio causati dalle mine con illustrazioni, Antonello Quattrocchi ha relazionato anche accompagnato da documentari video la situazione attuale nel mondo e la realtà europea,sottolineando come vengono scalfiti i diritti umani,ecc.

Hanno partecipato rappresentanti politici :Stefano Salme',Daniele Bulfone, l'Associazione NAZIONALE VENEZIA GIULIA E DALMAZIA con la Presidente  Bruna Zuccolin il Presidente Nazionale dei Cacciatori delle Alpi sig Vincenzo Verdino,la Presidente della LIDU di Udine Dottoressa Francesca Romana Rossi,rappresentanti del Club per l'Unesco di Udine con Soci;la FIDCA di Udine era presente con il Vice-presidente Valter Bortolotti, il Tesoriere Francesco Vrizzi ed i Soci Luca Asero e Luca Braida;sono stati portati al convegno i saluti del nostro Presidente nazionale cav. Eugenio Ottavio Montalto.

L'interesse del pubblico e' stato elevato e sono state anche effettuate domande di approfondimento.



da ONU:


Mine e ordigni bellici continuano a uccidere o ferire migliaia di persone ogni anno, sostiene l’ONU in occasione della Giornata Mondiale per la Promozione e l’Assistenza all’Azione contro le Mine (4 Aprile 2008). Tre vittime su quattro sono civili, che azionano questi congegni, a volte anni dopo la fine di un conflitto. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha creato, nel 1997, l’Agenzia ONU per l’Azione contro le Mine (UNMAS), come punto di riferimento nella lotta contro le mine e gli ordigni bellici inesplosi per un mondo più sicuro in cui anche le vittime di tale contesto siano inserite pienamente all’interno della società.
Quattordici diversi dipartimenti delle Nazioni Unite, agenzie, programmi e fondi forniscono vari servizi in merito e UNMAS aiuta a coordinare i loro sforzi. UNMAS si trova all’interno del Department of Peacekeeping Operations (DPKO).