L'amico e socio Domenico Galletta ha voluto ricordare il Sacrificio della Brigata Catanzaro.
Noi non dimentichiamo.Onori sempre!
15-16 luglio 1917 - 2023
Anniversario della rivolta della Brigata Catanzaro a Santa Maria la Longa
"Ai primi di luglio del 1917, la Brigata Catanzaro (141°-142° Rgt fanteria) si trovava nuovamente a Santa Maria la Longa. Era una delle brigate più valorose della guerra. Ai fanti, originari dalle regioni del Meridione, da sempre in prima linea fin dall'inizio della guerra, era stato promesso un lungo periodo di riposo su ordine proprio del principe Emanuele Filiberto di Savoia in prospettiva della nuova offensiva prevista per metà agosto. La notizia venne accolta con molta soddisfazione dai soldati che, tra l'altro, avevano da tempo avuto soppresse tutte le licenze. La sera della domenica del 15 luglio 1917 la promessa venne infranta poiché era arrivato l'ordine, tramite fonogramma, di ripartire per tornare in prima linea. Nella notte arrivò il tempo di agire. Alle 22.30 scoppiò così una dellepiù importanti rivolte avvenute durante la Grande Guerra all'interno del Regio Esercito Italiano. Quella notte ci fu la "guerra nella guerra" in paese. I fanti chiedevano a gran voce che gli fosse cambiata "la fronte" poiché stremati di essere sempre in prima linea. Chiesero il treno per poter tornare a casa. Spararono in aria ma "manovrarono come in una guerra vera". Arrivarono poi i carabinieri e, parve che la situazione andasse a calmarsi quando, alle 4 di notte la 6° compagnia del 142° si ammutinò e si asserragliò con le mitragliatrici. Ci furono degli scontri a fuoco che causarono 12 feriti mortali.Verso le 6 del mattino finì tutto con i primi arresti. Ma si passò ben oltre poiché si eseguirono le prime 4 fucilazioni sul posto. L'epilogo fu ancora peggiore portando una drammatica sentenza: la decimazione. 12 fanti vennero estratti a sorte: l'aberrante conta di uno ogni dieci. La logica del "dare l'esempio" era la logica principe: l'orribile pratica della decimazione era stata autorizzata da Cadorna già nella circolare 2910 del 1°novembre 1916. All'alba del 16 luglio i fanti vennero caricati sulla camionetta e portati presso il cimitero civile di Santa Maria la Longa, dedicato a "Santa Cecilia". Messi al muro, furono fucilati e poi gettati in una fossa comune scavata dietro al cimitero. Durante la mattinata la Brigata fu costretta a riprendere il cammino per la destinazione prestabilita, scortata dai carabinieri e dalle autoblindo. Alcuni fanti gettarono i caricatori per terra in segno di protesta: ci furono dei segni di dissenso che vennero subito calmati. Il giorno dopo proseguirono gli arresti di altri 123 soldati. Le loro identità vennero dimenticate per quasi 90 anni fino a quando, dopo ricerche certosine e precise, i loro nomi e cognomi furono ritrovati. Ora riposano al Tempio Ossario di Udine. Ma la loro memoria a Santa Maria la Longa è più viva che mai."
Nessun commento:
Posta un commento