lunedì 24 febbraio 2025

FIDCA Udine : 23/02/2025 Ricordo della Grande Guerra nelle Valli del Natisone.

 L'amico e dirigente FIDCA di Udine-Stefano Cagnato- ha voluto percorrere i sentieri di guerra dove hanno combattuto i Soldati Italiani,portando a loro Onore la Bandiera Nazionale della FIDCA! 

 FIDCA NON DIMENTICA!

Vada a questi uomini il nostro perenne Ricordo. Rilevo l'alta sensibilità umana e del rispetto storico del nostro amico Stefano Cagnato.

Il suo percorso a piu' di 100 anni dalla fine della Guerra Mondiale Porta il segnale del NON DIMENTICARE!

Per capire cosa sia successo, come venne combattuta la guerra e quali furono le posizioni dell'esercito italiano in questa porzione di territorio è possibile visitare il Museo all'aperto del Kolovrat "la terza linea di difesa italiana", sull'omonimo altopiano al confine tra Italia e Slovenia. 




Stefano Cagnato con Bandiera FIDCA


 

sabato 15 febbraio 2025

FIDCA Udine : Ricordo di Maria Plozner di Daniele Asero

 

Maria Plozner


"unica donna a cui l'Esercito Italiano ha dedicato una caserma "

 

Maria Plozner Mentil

Timau, 1884 – Paluzza, 15 febbraio 1916

Medaglia d'oro al valore militare alla memoria

 

«Madre di quattro figli in tenera età e sposa di combattente sul fronte carsico, non esitava ad aderire, con encomiabile spirito patriottico, alla drammatica richiesta rivolta alla popolazione civile per assicurare i rifornimenti ai combattenti in prima linea.

Conscia degli immanenti e gravi pericoli del fuoco nemico, Maria PLOZNER MENTIL svolgeva il suo servizio con ferma determinazione e grande spirito di sacrificio ponendosi subito quale sicuro punto di riferimento ed esempio per tutte le "portatrici carniche", incoraggiate e sostenute dal suo eroico comportamento.

Curva sotto il peso della "gerla", veniva colpita mortalmente da un cecchino austriaco il 15 febbraio 1916, a quota 1619 di Casera Malpasso, nel settore ALTO BUT ed immolava la sua vita per la Patria.

Ideale rappresentante delle "portatrici carniche", tutte esempio di abnegazione, di forza morale, di eroismo, testimoni umili e silenziose di amore di Patria. Il popolo italiano Le ricorda con profonda ammirata riconoscenza.»

 

Maria Plozner nasce a Timau nel 1884 e il 9 gennaio 1906 sposa Giuseppe Mentil, anch'egli di Timau, dal quale ebbe quattro figli.

Negli anni della prima guerra mondiale, con i figli piccoli e il marito al fronte sul Carso, risponde, come molte altre donne del luogo, all'appello fatto dell'esercito che richiedeva dei volontari per trasportare i rifornimenti dalle retrovie alla prima linea; diventa così una portatrice, come recita la motivazione della medaglia d'oro al valor militare, diventando un esempio per altre donne che vicino al fronte, daranno man forte ai combattenti.

 

Il 15 febbraio 1916, mentre si stava riposando assieme all'amica Rosalia Primus Bellina di Cleulis, viene colpita da un cecchino austriaco; trasportata all'ospedale di Paluzza spira il giorno dopo.

 

Il funerale viene celebrato con gli onori militari, seppellita a Paluzza. Il 3 giugno 1934 il corpo viene trasferito nel cimitero di guerra di Timau e successivamente nel tempio Ossario dello stesso vicino ai resti di altri 1 763 caduti sul fronte.

 

Alla sua memoria viene dedicata nel 1955 una caserma nel comune di Paluzza (unica caserma dell'Esercito Italiano dedicata ad una donna).

La caserma viene dismessa nel 2001 e ceduta al Comune che ne demolisce una parte pericolante lato strada che porta al vicino confine austriaco.

Il resto della caserma viene riconvertito ad uso sede del locale del Gruppo Alpini, Soccorso Alpino per addestramento unità cinofile, Protezione Civile e sede di una società sportiva.

 

Nel 1997 il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro le ha conferito con "Motu Proprio" la medaglia d'oro al valor militare, come rappresentante di tutte le Portatrici.

 

 ONORI SEMPRE !!!NOI NON DIMENTICHIAMO!


FIDCA Udine: Oslavia (GO) 15 Febbraio 2025 Riapertura Solenne Sacrario Militare

 Oggi e' stato riaperto con Cerimonia Ufficiale, dopo importanti lavori di ristrutturazione, il Sacrario Militare di Oslavia.

Fidca presente con il Vice-presidente Valter Bortolotti e l'amico Referente Provincia di Gorizia Guerrino

 Demarchi con Bandiera Fidca, hanno rappresentato tutti gli amici della Federazione, in una giornata

 non piovosa ma molto fredda con forti venti si stima la presenza con centinaia di persone  e reparti

 armati inoltre Autorità e molte Associazioni e rappresentanze a vari livelli.



Sacrario di Oslavia


 

Storia . da Wikipedia

Il complesso del sacrario occupa un'area triangolare, con una grande torre centrale e tre torri minori posizionate ai vertici del triangolo. Tutte le torri sono collegate da gallerie sotterranee e ciascuna di esse ospita loculi e cripte. La struttura, imponente e austera, richiama l’aspetto di un fortilizio, conferendo un’immagine di solidità e rigore. Le torri laterali custodiscono i resti dei caduti non identificati, tumulati in tre grandi ossari centrali, mentre lungo le pareti delle gallerie interne sono collocati i loculi dei soldati identificati. In totale, sono ricordati circa 20.000 caduti, di cui 138 di nazionalità austro-ungarica. Altri 37.000 soldati rimasti senza nome, di cui 539 non italiani, riposano negli ossari centrali delle torri laterali.

Il ministro Crosetto al rinnovato sacrario di Oslavia

Rimessa a nuovo e riaperta al pubblico la lunga scalea che conduce a quota 153, uno dei luoghi della Prima guerra mondiale---ONORI SEMPRE AI SOLDATI ITALIANI!!!!


Bortolotti con Bandiera FIDCA


Demarchi e Bortolotti FIDCA Udine

Bortolotti Valter



martedì 11 febbraio 2025

FIDCA Udine : 10 Febbraio 2025 Udine - Giorno del Ricordo

 La Sezione FIDCA di Udine ha partecipato alla Cerimonia del Giorno del Ricordo con gli amici e soci :

Quattrocchi,Pipere,Bortolotti,Benussi ed in doppia rappresentanza con la dottoressa Renata Capria

 d'Aronco  Presidente del Club per l'Unesco di Udine -Socia Onoraria FIDCA- ed altri amici Rispettosi

 del Ricordo e della Storia Umana dei nostri fratelli Giuliano-Istriano e Dalmati.

Fidca sempre al fianco dell'ANVGD guidata dalla splendida Bruna Zuccolin -presente fra tutti anche

 Bruno Bonetti ed altri Soci e quadri dirigenti dell'ANVGD.






Nelle Giornate precedenti l'evento ulteriori azioni oltraggiose si sono verificate nella Foiba di Basovizza Monumento Nazionale. Le provocazioni e l'ignoranza persistono, ma noi invece continuiamo ad essere presenti ed a mantenere viva la Memoria ma sopratutto a non far dimenticare quella pagina di Storia e di sofferenze che alcuni vogliono nascondere.





Bortolotti-Benussi-Pipere









La fine della guerra. Nel 1943, dopo tre anni di guerra, le cose si erano messe male per l'Italia. Il regime fascista di Mussolini aveva decretato il proprio fallimento con la storica riunione del Gran Consiglio del Fascismo del 25 luglio 1943. Ne erano seguiti lo scioglimento del Partito fascista, la resa dell'8 settembre, lo sfaldamento delle nostre Forze Armate.

Nei Balcani, e particolarmente in Croazia e Slovenia, le due regioni balcaniche confinanti con l'Italia, il crollo dell'esercito italiano aveva fatalmente coinvolto le due capitali, Zagabria (Croazia) e Lubiana (Slovenia).Qui avevano avuto il sopravvento le forze politiche comuniste guidate da Josip Broz, nome di battaglia "Tito", che avevano finalmente sconfitto i famigerati "ustascia" (i fascisti croati agli ordini del dittatore Ante Pavelic che si erano macchiati di crimini), e i non meno odiati "domobranzi", che non erano fascisti, ma semplicemente ragazzi di leva sloveni, chiamati alle armi da Lubiana a partire dal 1940, allorché la Slovenia era stata incorporata nell'Italia divenendone una provincia autonoma.

Con il crollo del regime - siamo ancora alla fine del 1943 - i fascisti e tutti gli italiani non comunisti vennero considerati nemici del popolo, prima torturati e poi gettati nelle foibe. Morirono, si stima, circa un migliaio di persone. Le prime vittime di una lunga scia di sangue..................In realtà, il numero degli infoibati e dei massacrati nei lager di Tito fu ben superiore a quello temuto da De Gasperi. Le uccisioni di italiani - nel periodo tra il 1943 e il 1947 - furono almeno 20mila; gli esuli italiani costretti a lasciare le loro case almeno 250mila.

NOI NON DIMENTICHIAMO!!!!!!

martedì 4 febbraio 2025

FIDCA Udine : Giorno del Ricordo 10/02/2025; presenti a Tavagnacco 04/02/2025 Cimitero di Guerra.

 La FIDCA di Udine sostiene l'ANVGD e condivide la partecipazione diretta alla Giornata del Ricordo in Memoria delle Persone massacrate dai Titini.

Il

Giorno del Ricordo

è dedicato alla conoscenza e alla memoria ed a non dimenticare l’esodo di migliaia di italiani dell'Istria, della Dalmazia e di Fiume a seguito dell’occupazione Jugoslava, delle foibe e del tragico epilogo del secondo conflitto mondiale e della più complessa vicenda del confine orientale.

Episodi dolorosi che coinvolsero anche la nostra città dove, secondo alcune stime, transitarono circa 100.000 esuli ospitati in diversi campi profughi come quello di via Gorizia e di via Pradamano. Proprio in quest’ultimo, dove oggi sorge la scuola media Enrico Fermi, dal 1947 al 1960, vennero accolte decine di migliaia di persone, come ricorda una targa posizionata all’ingresso.

L’esodo giuliano-dalmata è una ferita profonda lunga ottant’anni nel cuore di ogni Italiano.Ringraziamo il Comune di Udine ma sopratutto l'ANVGD!





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Cimitero di Guerra Alleato a Tavagnacco,partecipa direttamente l'amico e Socio Stefano Cagnato!

FIDCA NON DIMENTICA!



Cerimonia dell' ANZAC DAY.; presso il Cimitero Inglese/Neozelandese di Udine





Stefano Cagnato ed una rappresentanza storica