venerdì 12 febbraio 2021

FIDCA Udine -10 Febbraio 2021 a Udine ed a Martignacco : Giorno del Ricordo!

La FIDCA di Udine e d'Italia NON DIMENTICA!


Oramai quasi 80 anni fa la violenza Titina si scateno' sulla popolazione Italiana e non solo,gli Italiani di Fiume, della Venezia-Giulia,dell'Istria,della Dalmazia,furono costretti a lasciare tutto e fuggire dalla violenza comunista del Maresciallo Tito.

Noi non dimentichiamo!

RICORDIAMO:

La storia delle foibe e dell’esodo!


Storia:

Nel 1943, dopo l’Armistizio, e poi ancora tra il maggio e il giugno del 1945, migliaia di italiani del confine orientale furono uccisi dai partigiani di Tito, gettati talvolta ancora vivi nelle foibe o giustiziati, spesso sommariamente.

NOI NON DIMENTICHIAMO!

 il premier italiano Alcide De Gasperi presentò agli Alleati “una lista di nomi di 2.500 deportati dalle truppe jugoslave nella Venezia Giulia” ed indicò “in almeno 7.500 il numero degli scomparsi”,fin dall'anno di Dicembre 1945

 In realtà, il numero delle Persone infoibate e massacrate degli infoibati e dei massacrati nei lager  Jugoslavi di Tito e' stato molto di piu' di quello che era stato stimato ed anche forse temuto da Alcide De Gasperi.

 Si stima che gli italiani uccisi –sempre  nel periodo tra il 1943 e il 1947 – siano stati almeno 10mila.

Poi non dimentichiamo la grande diaspora: quelli costretti a lasciare le loro case per la paura e l’impossibilità a vivere una vita tranquilla e pacifica circa 350.000: un esodo di massa, una fuga verso la Madrepatria che spesso si rivelò, per loro, Matrigna.Matrigna perche' molti hanno confuso storie e drammi ideologicamente manovrati e male informati.Anche oggi qualcuno nega! Noi no! Noi vogliamo far Ricordare alle nuove Generazioni questa Storia!


da :https://www.cri.it/2021/02/10/giorno-ricordo-rocca-dramma-foibe-esodo-tocco-vicino/


"Questa furia ci toccò da vicino: personale della Croce Rossa Italiana fu arrestato, a Trieste e Pola, tra il maggio e il giugno del 1945. Di loro non si è più saputo nulla. Ancora, il Comitato Internazionale di Croce Rossa (CICR) fece opera di mediazione per la liberazione dei prigionieri italiani nei campi di concentramento jugoslavi. Un significativo peso storico hanno avuto i report stilati dalla Croce Rossa e dalla Guardia di Finanza: tra i pochissimi documenti non distrutti attraverso i quali è stato possibile ricostruire i fatti e, talvolta, ritrovare persone scomparse. Ancora, intervenimmo a Bologna nel 1947, nei giorni dei cosiddetti fatti del “Treno della Vergogna”, assieme alla Pontificia Opera di Assistenza, per aiutare gli esuli-giuliano dalmati stipati da giorni in vagoni, in condizioni disumane. Erano pronti pasti caldi, latte e coperte, ma le ormai note vicende non hanno consentito ai nostri operatori, che tentarono senza successo di aiutare gli esuli stremati dal drammatico viaggio, di portare soccorso. Perché questi esuli “dimenticati” vissero una beffa nella beffa: furono trattati con ostilità e sospetto. Solo negli anni ’90 del secolo scorso è iniziato a crollare il muro del cosiddetto “lungo silenzio” fino a giungere, nel 2004, alla legge dello Stato con la quale è stato istituito il Giorno del Ricordo che oggi celebriamo."

  • 10 FEBBRAIO  "GIORNO DEL RICORDO" ORE 11 - PARCO MARTIRI DELLE FOIBE A UDINE - ALLA PRESENZA DI NUMEROSE AUTORITA' CIVILI, MILITARI E RELIGIOSE SINDACO DI UDINE on. PIETRO FONTANINI E PRESIDENTE COMITATO PROVINCIALE DI UDINE ANVGD DOTT.SSA BRUNA ZUCCOLIN

La Fidca di Udine ha voluto essere presente ad Udine con il suo presidente di sezione dottor Antonello Quattrocchi ed il presidente del Collegio dei Probiviri,comm. Alessandro Berghinz,fra l'altro con una situazione pandemica presente, nelle condizioni metereologiche in continuo peggioramento, Le persone testimoniavano la presenza a favore  anche di altre Associazioni,data la ristrettezza della partecipazione, le cerimonie si sono svolte con rispetto delle regole del momento.



Le Persone presenti quindi,rappresentavano anche piu' Organizzazioni,inoltre erano presenti oltre la FIDCA di Udine,l'UNIRR,l'ANC,Il Comune di Udine ed una rappresentanza regionale FVG,Associazioni Culturali,il Dottor Lorenzo Codarin Alciati,Gary Di Qual,Giorgio Beltrame,ecc..




Poco prima della Cerimonia il Dottor Lorenzo Codarin Alciati della Associazione Riva Destra, ha reso Omaggio ai Caduti e Martiri delle Foibe ed ha deposto un mazzo di fiori contornato dal Tricolore Nazionale.





 Dottor Lorenzo Codarin Alciati 


Dottor Antonello Quattrocchi FIDCA UDINE


La dott.ssa Bruna Zuccolin Presidente ASSOCIAZIONE NAZIONALE VENEZIA GIULIA E DALMAZIA del Comitato Provinciale di Udine con la partecipazione  di soci e simpatizzanti,di fronte ad un  pubblico attento  ha tenuto una emozionante e commossa dizione.

Commovente  ed appassionato l'intervento di Comelli a Ricordo di Norma Cossetto!

Alla Presidente dottoressa Bruna  Zuccolin sono stati portati i saluti di tutta la Fidca e del nostro Presidente Nazionale Cav.Eugenio Ottavio Montalto.

Gloria a Norma Cossetto

Martignacco-Udine 10 febbraio 2021.



  • Martignacco

Alle ore 18,00 a Martignacco :

10 FEBBRAIO  "GIORNO DEL RICORDO"  - COMUNE DI MARTIGNACCO - COMMEMORAZIONE UFFICIALE PIAZZA MARTIRI DELLE FOIBE .
  • La Fidca di Udine era rappresentata dall'amico Antonio Pipere che ha portato alla 
  • Presidente dell'ANVGD Dottoressa Bruna Zuccolin oltre i saluti delle Federazione stessa:
  • Una  testimonianza di presenza come contributo a non far dimenticare la Giornata del Ricordo!!!
ONORE A TUTTI I MARTIRI DELLE FOIBE!

Bellissima lettera del Presidente Nazionale Paracadutisti D'Italia!!!

Grazie Presidente!

  • ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARACADUTISTI D’ITALIA
  • Il Presidente Nazionale
  • Livorno, 10 feb. 2021



  • ricordiamo oggi la tragedia delle foibe, quando la popolazione italiana dell’Istria e
  • della Dalmazia venne fatta oggetto di una campagna di terrore di inusitata ferocia per
  • cancellarne le tracce dalle terre dei propri avi; per farle abbandonare le case e le proprietà
  • delle proprie famiglie.
  • Questa pulizia etnica ante litteram vide uno dei suoi momenti più
  • drammatici in Istria, dove gli assassini non esitarono a utilizzare le cavità carsiche delle
  • foibe per nascondere in esse il frutto dei propri crimini. Uomini, donne e ragazzi vennero
  • scaraventati in esse, spesso vivi, mentre i nuovi padroni si installavano nelle loro case e
  • prendevano il controllo di quelle che erano le loro comunità.
  • Ma, tragedia nella tragedia, dobbiamo oggi anche ricordare la
  • vergogna per il distacco e spesso per l’odio che una parte marginale ma estremamente
  • ideologizzata della nostra popolazione di allora dimostrò nei confronti dei nostri fratelli in
  • fuga da quelle terre, colpevoli di non volersi rassegnare a sopravvivere da estranei nelle
  • terre che erano state loro, mentre i nuovi padroni gozzovigliavano nelle loro case.
  • Colpevoli, insomma, di non apprezzare il giogo comunista che alcuni sciagurati
  • auspicavano per tutta l’Italia e che per quarant’anni avrebbe oppresso quelle terre e quelle
  • popolazioni.
  • I paracadutisti italiani non hanno mai dimenticato quella tragedia,
  • anche grazie ai tantissimi esuli istriani e dalmati che scelsero le fila delle nostre Forze
  • Armate, dell’Esercito Italiano e della Folgore per continuare a servire la stessa Patria che
  • fu amata dai loro padri.
  • Ci stringiamo a loro.
  • FOLGORE!


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