giovedì 18 febbraio 2021

FIDCA -Udine : Ricordo alla Memoria ed al Sacrificio della Forza Armata Brasiliana in Italia-FEB !

 La FIDCA di Udine vuole Ricordare il Sacrificio dei Soldati Brasiliani in Italia, a questo percorso storico di Ricordo ed Omaggio,fortemente voluto dal Presidente della Sezione di Udine, hanno contribuito i seguenti amici :  Andrea Passon,Valter Bortolotti, Giuseppe Troilo, Fabio Galimberti, Massimo Milanese, Luca  Asero.La FIDCA onora e Ricorda i Caduti di Ogni Paese!

ONORE AI SOLDATI BRASILIANI!


LA FORZA DI SPEDIZIONE BRASILIANA F.E.B.

La “Força Expedicionária Brasileira” (conosciuta come F.E.B.) è la forza militare brasiliana che con circa 26.000 tra uomini e donne ha partecipato alla seconda parte della campagna in Italia al fianco degli alleati.

Costituita dalla 1ª Divisione di fanteria brasiliana, dalla 1ª Forza aerea brasiliana e da altre unità di supporto, adotta come stemma un “serpente che sta fumando”, con un detto ironico brasiliano: “È più facile che un serpente fumi che il Brasile entri in guerra”.

All’ inizio del conflitto nel 1939, il Brasile si dichiara neutrale fino al 1942, quando a seguito delle pressioni degli Stati Uniti e l’affondamento di alcuni trasporti brasiliani, dichiara guerra alla Germania e all’ Italia.

Viene inviato a Vada (LI) dove viene addestrata ed integrata come unità combattente nel IV Corpo d’ Armata Statunitense.

La F.E.B. inizia il combattimento a settembre del 1944, nella valle del fiume Serchio (Lucca) e si distingue per la conquista di Massarosa, Camaiore e Monte Prana, fermati dalle parti di Barga dall’ accanita resistenza della Wermacht.

Durante il rigido inverno a cavallo tra il 1944 e il 1945, la F.E.B. rimane in posizione difensiva, subendo numerosi attacchi da parte tedesca, attacchi che hanno lo scopo di minare la resistenza fisica e psicologica dei brasiliani, peraltro già provati da condizioni climatiche a cui non sono assolutamente abituati.

Il  12 dic 1944 i soldati brasiliani della FEB attaccano le difese tedesche sul Monte Castello, sopra Gaggio Montano, in condizioni atmosferiche proibitive.

Riportano notevoli perdite (146 caduti). Nell'azione di conquista dell'Abetaia muoiono 17 soldati in una sola compagnia ("I diciassette dell'Abetaia").

E' solo l'ultimo di una serie di vani assalti (i precedenti il 24 e il 29 novembre, con 416 caduti) portati dai brasiliani e dai soldati americani della 45a Task Force.

 

Lo schieramento della  F.E.B. si completa nel febbraio 1945   con l’arrivo di un Gruppo Aereo della F.A.B. , la Forza Aerea Brasiliana, dotato di caccia –bombardieri P47 (donati dagli U.S.A.), che in 192 giorni operativi effettua più di 4000 missioni, dando il suo contributo colpendo i depositi e le vie di comunicazioni delle sempre più provate unità tedesche e della R.S.I.. Per l’operato durante la seconda guerra mondiale in Italia, alla F.A.B.  viene conferita nel 1986  la “Presidential Unit Citation”, medaglia data dagli Stati Uniti alle unità che si erano distinte durante il conflitto

Tra febbraio e marzo 1945 si sviluppa l’operazione “Encore”; la F.EB. è al fianco della 10° Divisione da montagna statunitense appena arrivata.

I brasiliani conquistano alcune posizioni, tra cui Monte Castello e l’abitato di Castelnuovo, mentre gli americani prendono Monte Belvedere e Monte della Torraccia.

Da queste posizioni liberano Montese combattendo casa per casa e il 23 aprile 1945 Sassuolo. A Fornovo di Taro circondano il nemico e costringono alla resa due divisioni tedesche (la 148a e la 90a Panzergranadieren) e la divisione "Italia" della RSI - in tutto circa 15.000 uomini -

La F.E.B. entra quindi a Torino e il 2 maggio 1945, giorno della fine dei combattimenti in Italia, giunge a Susa per unirsi alle truppe francesi sul confine franco-italiano

Nel 1945 viene creato un cimitero in località San Rocco a Pistoia per ospitare i soldati brasiliani caduti (in tutto circa 470) nella campagna d’Italia , che saranno poi  trasferiti agli inizi degli anni ’60 nella madrepatria, nel nuovo cimitero per i caduti brasiliani del II conflitto mondiale. Alcuni anni dopo nello stesso luogo dove si trovava il cimitero, si inizia la costruzione (inaugurata nel 1967) del “Monumento votivo militare brasiliano”. Durante i lavori viene ritrovato un ultimo corpo che non è possibile identificare e pertanto viene lasciato nel sacrario, come “milite ignoto”.

Un monumento della scultrice Mary Vieira alla Guanella ricorda il sacrificio dei "pracinhas" (soldatini) carioca sulla "cima imprendibile".

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Infine, per non dimenticare nessuno e per qualcuno che non sa, voglio parlare di un fatto noto a pochi e cioè che già durante la prima guerra mondiale altri soldati brasiliani passarono l'oceano per venire a combattere e a morire sul fronte italiano

Erano emigrati italiani, quasi tutti residenti nel Rio Grande do Sul.

Il regno d'Italia, allo scoppio della guerra si ricordò di loro. Così “cartoline” furono consegnate dall'ambasciata italiana a questi figli d'Italia lontani

Ed essi vennero, fecero il viaggio al contrario e diventati soldati fecero il loro dovere con gli altri italiani

Non furono gli unici:

Altri partirono da Canela, Gramado e Nova Amburgo.

Ma partirono per la Germania perché anche il Reich si ricordò dei suoi figli lontani

Così dei riograndesi, che in Brasile erano fratelli, amici, emigranti arrivati dall'Europa si trovarono a combattere da nemici, ad uccidersi

 Giuseppe Troilo-FIDCA Udine



Foto Monumento Votivo a Pistoia:

impegno fotografico svolto dall'amico Andrea Passon andato a Pistoia a rendere omaggio ai Caduti!


Foto Andrea Passon-Pistoia



Foto Andrea Passon-Pistoia

Foto Andrea Passon-Pistoia


da: https://europeremembers.com/it/destination/cimitero-militare-brasiliano-di-pistoia/


Il monumento votivo militare brasiliano di Pistoia, un tempo noto come cimitero militare brasiliano, in Toscana, conteneva i resti di 463 soldati brasiliani morti in Italia nell’offensiva della primavera del 1945. Il cimitero venne chiuso nel 1960 e le spoglie furono seppellite a Rio de Janeiro nel Monumento Nazionale ai caduti, nel quartiere di Flamengo. Nel 1967 il cimitero di Pistoia riaprì inaugurando un monumento commemorativo.


Lapide per il pilota brasiliano caduto nel 1945

Zona  di SPILIMBERGO:Un episodio della storia sconosciuto ai molti, è stato protagonista un giovane militare brasiliano che, eroicamente, Egli ha donato la sua vita a difesa degli ideali di pace e libertà. cippo a Tauriano, nelle vicinanze del deposito di munizioni "Charlie", alla memoria del pilota d'aereo brasiliano Frederico Gustavo dos Santos (pluridecorato alla memoria in patria). Nato in Brasile, a Salvador, nell'ottobre del 1925 (la città gli ha dedicato una strada) e appassionato di aerei, il tenente Frederico Gustavo dos Santos aveva conseguito il brevetto di pilota e partecipato a diverse operazioni aeree sul suolo italiano. Il destino lo portò a colpire la polveriera di via Arba, il 13 aprile del 1945. I suoi colpi fecero esplodere una casamatta piena di munizioni ma l'effetto dell'esplosione danneggiò il suo aereo, sino a farlo precipitare. Il militare, giunto volontariamente a combattere sul suolo italiano, morì per l'impatto all'interno della polveriera

Ricordo: 

Il giorno della commemorazione e dell’inaugurazione del Monumento si riporta l’emozione dell’Ambasciatore brasiliano a Lubiana, il quale  evidenzio’ «per il Brasile, questo fatto tragico, racconti una delle prima volte in cui giovani brasiliani partirono alla volta dell'Europa per difendere i popoli fratelli, come quello italiano».

Citta' di TAURIANO :





 da Wikipedia:

La Força Expedicionária Brasileira (in italiano "Forza di Spedizione Brasiliana"), conosciuta con l'acronimo FEB, è stata la forza militare brasiliana che contava con 25.834 uomini e donne che hanno combattuto a fianco degli Alleati in Italia, durante la seconda guerra mondiale.

  Prologo.


Ci sono tante storie ed avvenimenti che sfuggono alla conoscenza dei molti,Non non vogliamo far dimenticare il Sacrificio Umano dei Tanti,in questo lavoro informativo ringrazio gli amici che hanno contribuito ognuno in base alle proprie disponibilita',Passon per il contributo fotografico diretto,Galimberti,Milanese,l'impegno anche di ricerca e di valutazione di Troilo ed in primis al Nostro Presidente Nazionale che per primo me ne ha parlato Cav Eugenio Ottavio Montalto.


NOI NON DIMENTICHIAMO!
Presidenza FIDCA di Udine.


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