La Sezione della FIDCA di Udine, ritiene importante nella Azione del mantenimento del Ricordo, a rafforzare i Valori Nazionali, fondamento principale di un Popolo, svolgere inoltre anche un impegno di ricaduta Sociale con dirette Azioni nell'ambito Solidaristico; le Azioni hanno una ricaduta a favore di tutta la Federazione ma anche della Popolazione,ma cio,' aggiunto anche nella partecipazione diretta in vari ambiti: Culturali,Informativi,basta solo riferirsi alle Giornate ONU sostenute dall'UNESCO con nostra partecipazione e le attivita' svolte anche con nostra diretta azione di relazione,il logo della FIDCA che appare nelle locandine e nelle varie informative di stampo giornalistico del Club per l'Unesco di Udine,ecc.;portano a sviluppare una azione sinergica concreta.
In questa ottica l'Amico Socio FIDCA di Udine, Maresciallo Giuseppe Troilo, in quiescenza,già Specialista dell'Areonautica Militare Italiana, porta il Suo contributo diretto a far si' che le attenzioni e le analisi non rimangano nell'ambito ristretto del proprio mondo personale, conoscere per sapere,conoscere per capire.Grazie Giuseppe.
Presidente FIDCA di Udine
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Le
guerre nel mondo
Tema questo difficile, estremamente complesso
ma attuale al quale purtroppo i media ed i giornalisti dedicano poca attenzione
creando così una grande disinformazione che influisce negativamente sugli
atteggiamenti e comportamenti della popolazione.
La conoscenza e la cultura sono la base e la
forza di una nazione e quindi ben vengano queste iniziative volte a mettere in
luce ed informare su ciò che sta accadendo nel mondo e sulle conseguenze che ha
e che potrebbe avere su tutti noi.
Gli italiani sanno a malapena che la nostra
costituzione parla anche della guerra ma non ne conoscono l’esatto contenuto e
quindi questa è anche l’occasione per rinfrescare la memoria.
Articolo 11
L'Italia ripudia la guerra
come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di
risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di
parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un
ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni;
promuove
e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Gli italiani vanno
spesso in vacanza in luoghi dove godono
delle sue bellezze non sapendo che in quel posto, da qualche parte, vi sono in
atto guerre che mietono giornalmente decine di morti, prevalentemente civili.
Attualmente risulta
che sono in corso 35 guerre, 10 situazioni border line, cioè luoghi dove ne sta
finendo una guerra o ne sta iniziando una,
per un totale di 45 e se si pensa che al mondo ci sono 193 paesi riconosciuti questo significa
che un paese su 5 è in guerra. Nella pacifica
Europa le guerre sono 5.
Queste sono:
14 in Africa, 12 in
Asia, 1 nelle Americhe, 3 nel vicino Oriente, 5 in Europa.
Unico continente dove non ci sono guerre è l’Australia.
Nell’intento di
trovare fonti informative sull’argomento, molto scarse, a dire la verità, ho
scoperto una pubblicazione che viene fatta anche circolare nelle scuole.
Premettendo che è lungi da me
l’intenzione di farne pubblicità, debbo purtroppo riconoscere che oggi l’unico
strumento utilizzabile per avere un quadro importante della attuale situazione
dei conflitti bellici nel mondo è un volume giunto già alla 8^ edizione,
intitolato “Atlante
delle guerre e dei conflitti del mondo pubblicato dalla Associazione culturale
geografica e dei giornalisti di 46°Parallelo, tra i quali numerosi
corrispondenti di guerra e professionisti dell’informazione tra cui Flavio
Lotti (Tavola della Pace) e Raffaele Crocco (RAI 3) edito
da Terranuova.
Questo libro è pensato
come un vero e proprio atlante e vuole essere un annuario aggiornato dei
conflitti in atto sul Pianeta.
L’intento è quello di
spiegare le ragioni di tutte le guerre in corso, far capire perché ci si combatte e chi
sono gli attori. Questo senza prendere posizione a favore di
qualcuna delle parti in causa.
Detto questo e non
essendo uno stratega o un esperto in attività belliche non mi resta che evidenziare
alcuni interrogativi che sorgono spontanei dalla disamina della situazione
mondiale che abbiamo visto e che richiedono una risposta da qualunque parte
venga.
-
Si può evitare una guerra?
-
Si può delegare ad una autorità o stato il potere di dirimere
tutte le controversie che porterebbero ad una guerra?
-
Si è capaci di imparare della storia chi esce veramente vincitore
da ogni conflitto (vedi Germania)?
-
Riusciamo a capire a chi conviene e fomenta una guerra ?
-
E’ vero che la cessazione dei conflitti potrebbe fare aumentare
la disoccupazione nel mondo ed i profitti di alcune aziende?
-
E’ vero che siamo troppi gli esseri umani e che ogni tanto ci
vuole una sfoltita perché esiste un limite di persone che potranno essere
nutrite?
Questi ed altri
interrogativi ci dobbiamo porre e promuovere valide iniziative per far cessare
ogni velleità bellica che indipendentemente da chi la vince o la perde alla fine è la causa di tante distruzioni,
sofferenze e morte, non risolvendo i problemi e anzi aggravandoli.
Grazie per l’attenzione Giuseppe Troilo
Grazie, Giuseppe, per il tuo intervento dove poni molti interessanti interrogativi sottolineando l'importanza che tutti approfondiscano la materia. Io lo farò. (Un micro risultato da ascrivere a tuo merito).
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