venerdì 16 aprile 2021

FIDCA Udine : Le Guerre nel Mondo:Contributo alla conoscenza da parte del Socio Amico Giuseppe Troilo.

 La Sezione della FIDCA di Udine, ritiene importante nella Azione del mantenimento del Ricordo, a rafforzare i Valori Nazionali, fondamento principale di un Popolo, svolgere inoltre   anche un impegno di ricaduta Sociale con dirette Azioni  nell'ambito Solidaristico; le Azioni hanno una ricaduta a favore di tutta la Federazione ma anche della Popolazione,ma cio,' aggiunto anche nella partecipazione diretta in vari ambiti: Culturali,Informativi,basta solo riferirsi alle Giornate ONU sostenute dall'UNESCO con nostra partecipazione e le attivita' svolte anche con nostra diretta azione di relazione,il logo  della FIDCA che appare nelle locandine e nelle varie informative di stampo giornalistico del Club per l'Unesco di Udine,ecc.;portano a sviluppare una azione sinergica concreta.

In questa ottica l'Amico Socio FIDCA di Udine, Maresciallo Giuseppe Troilo, in quiescenza,già Specialista dell'Areonautica Militare Italiana, porta il Suo contributo diretto a far si' che le attenzioni e le analisi non rimangano nell'ambito ristretto del proprio mondo personale, conoscere per sapere,conoscere per capire.Grazie Giuseppe.

Presidente FIDCA di Udine 

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Le guerre nel mondo

 

Tema questo difficile, estremamente complesso ma attuale al quale purtroppo i media ed i giornalisti dedicano poca attenzione creando così una grande disinformazione che influisce negativamente sugli atteggiamenti e comportamenti della popolazione.

 

La conoscenza e la cultura sono la base e la forza di una nazione e quindi ben vengano queste iniziative volte a mettere in luce ed informare su ciò che sta accadendo nel mondo e sulle conseguenze che ha e che potrebbe avere su tutti noi.

 

Gli italiani sanno a malapena che la nostra costituzione parla anche della guerra ma non ne conoscono l’esatto contenuto e quindi questa è anche l’occasione per rinfrescare la memoria.

 

Articolo 11

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni;

 promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

 

Gli italiani vanno spesso in vacanza in luoghi dove  godono delle sue bellezze non sapendo che in quel posto, da qualche parte, vi sono in atto guerre che mietono giornalmente decine di morti, prevalentemente civili.

 

Attualmente risulta che sono in corso 35 guerre, 10 situazioni border line, cioè luoghi dove ne sta finendo una guerra o ne sta iniziando una,  per un totale di 45 e se si pensa che al mondo ci  sono 193 paesi riconosciuti questo significa che un paese su 5 è in guerra.  Nella pacifica Europa le guerre sono 5.

Queste sono:

14 in Africa, 12 in Asia, 1 nelle Americhe, 3 nel vicino Oriente, 5 in Europa.

Unico continente  dove non ci sono guerre è l’Australia.

 

Nell’intento di trovare fonti informative sull’argomento, molto scarse, a dire la verità, ho scoperto una pubblicazione che viene fatta anche circolare nelle scuole.

 

Premettendo che è lungi da me l’intenzione di farne pubblicità, debbo  purtroppo riconoscere che oggi l’unico strumento utilizzabile per avere un quadro importante della attuale situazione dei conflitti bellici nel mondo è un volume giunto già alla 8^ edizione, intitolato “Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo pubblicato dalla Associazione culturale geografica   e dei giornalisti di 46°Parallelo, tra i quali numerosi corrispondenti di guerra e professionisti dell’informazione tra cui Flavio Lotti (Tavola della Pace) e Raffaele Crocco (RAI 3)  edito da Terranuova.

Questo libro è pensato come un vero e proprio atlante e vuole essere un annuario aggiornato dei conflitti in atto sul Pianeta.

L’intento è quello di spiegare le ragioni di tutte le guerre in corso, far capire perché ci si combatte e chi sono gli attori. Questo senza prendere posizione a favore di qualcuna delle parti in causa.

Detto questo e non essendo uno stratega o un esperto in attività belliche non mi resta che evidenziare alcuni interrogativi che sorgono spontanei dalla disamina della situazione mondiale che abbiamo visto e che richiedono una risposta da qualunque parte venga.

-      Si può evitare una guerra?

-      Si può delegare ad una autorità o stato il potere di dirimere tutte le controversie che porterebbero ad una guerra?

-      Si è capaci di imparare della storia chi esce veramente vincitore da ogni conflitto (vedi Germania)?

-      Riusciamo a capire a chi conviene e fomenta una guerra ?

-      E’ vero che la cessazione dei conflitti potrebbe fare aumentare la disoccupazione nel mondo ed i profitti di alcune aziende?

-      E’ vero che siamo troppi gli esseri umani e che ogni tanto ci vuole una sfoltita perché esiste un limite di persone che potranno essere nutrite?

Questi ed altri interrogativi ci dobbiamo porre e promuovere valide iniziative per far cessare ogni velleità bellica che indipendentemente da chi la vince o la perde  alla fine è la causa di tante distruzioni, sofferenze e morte, non risolvendo i problemi e anzi aggravandoli.

 

Grazie per l’attenzione                                 Giuseppe Troilo 

1 commento:

  1. Grazie, Giuseppe, per il tuo intervento dove poni molti interessanti interrogativi sottolineando l'importanza che tutti approfondiscano la materia. Io lo farò. (Un micro risultato da ascrivere a tuo merito).

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