martedì 26 aprile 2022

FIDCA Udine : 23 Aprile 2022- Ricorda Salvo D'ACQUISTO e la Divisione ACQUI.

 La FIDCA di Udine con il suo presidente ha partecipato alle Cerimonie in Ricordo del Sacrificio di Salvo D'Acquisto e della Divisione Acqui  massacrata a Cefalonia. Le cerimonie si sono svolte rispettando le norme  sanitarie anti-covid. Presenti diverse associazioni d'Arma fra le quali :ANC e Artiglieria,ecc. con rappresentanze comunali.



Monumento a Salvo D'Acquisto a Udine


Tratto da : http://www.carabinieri.it/arma/curiosita/non-tutti-sanno-che/d/d'acquisto-salvo

Dopo l'8 settembre 1943, a seguito dei combattimenti alle porte della Capitale, un reparto di SS tedesco si era installato nel territorio della Stazione di Torrimpietra, occupando una caserma abbandonata della Guardia di Finanza e sita nella "Torre di Palidoro" borgata limitrofa a Torrimpietra. In tale caserma, la sera del 22 settembre di quello stesso anno, alcuni soldati tedeschi, rovistando in una cassa abbandonata, provocarono lo scoppio di una bomba a mano: uno dei militari rimase ucciso ed altri due furono gravemente feriti. Il fortuito episodio fu interpretato dai tedeschi come un attentato.

 Poco dopo, Torrimpietra fu tutta accerchiata e 22 inermi ed innocenti cittadini furono rastrellati, caricati su di un autocarro e trasportati ai piedi della Torre di Palidoro.

Nel rapporto del 25 gennaio 1945 n. 20/7-11 di protocollo riservato, inviato dal comandante della Legione di Roma al Comando Generale dell'Arma, si legge che la sera del giorno dell'esecuzione di Salvo D'Acquisto alcuni militari tedeschi, parlando con una giovane del luogo, affermarono che il sottufficiale era "morto da eroe, impassibile di fronte alla morte".
Alla Memoria del vice brigadiere Salvo D'Acquisto il Luogotenente Generale del Regno, con Decreto "Motu Proprio" del 25 febbraio 1945, conferì la Medaglia d'Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:

"Esempio luminoso di altruismo, spinto fino alla suprema rinunzia della vita, sul luogo stesso del supplizio, dove, per barbara rappresaglia, era stato condotto dalle orde naziste, insieme con 22 ostaggi civili del territorio della sua stazione, pur essi innocenti, non esitava a dichiararsi unico responsabile d'un presunto attentato contro le forze armate tedesche. Affrontava così, da solo, impavido la morte, imponendosi al rispetto dei suoi stessi carnefici e scrivendo una nuova pagina indelebile di purissimo eroismo nella storia gloriosa dell'Arma".

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DIVISONE ACQUI.

Rappresentanze d'arma al monumento dell'Acqui in Udine

Monumento alla Divisione Acqui in Udine

Alla Cerimonia hanno partecipato diverse Associazioni d'Arma e rappresentanti istituzionali.

Tratto da : L'eccidio della Divisione Acqui

 

Il comportamento degli ufficiali italiani alla triste ‘Casetta rossa’ di Cefalonia non appartiene alla storia ma al mito. Ad uno ad uno, nobilissimi cavalieri del dovere e dell’onore, essi salirono con sublime serenità il calvario che ancora li separava dalla gloria (dal bollettino del dicembre 1944 della Psychological Warfare Branch, una branca dei servizi segreti angloamericani addetti alla propaganda)

 

 

A Cefalonia e Corfu' 16 mila soldati italiani appartenenti alla 33^ divisione da montagna "Acqui" combatterono contro i tedeschi, divenuti dopo l'8 settembre del 1943, nemici ed oppressori dell'Italia. A Cefalonia e, in proporzioni  minori, a Corfu' avvenne la piu' grande eliminazione di massa di prigionieri di guerra della seconda guerra mondiale. La divisione “Acqui” subi' una sorte tanto tragica perche' i tedeschi, considerandoli ammutinati, trucidarono migliaia  di Soldati, Graduati e Ufficiali, eseguendo l'ordine speciale di non fare prigionieri, emanato da Hitler in persona solo per la Divisione "Acqui".

 

 

Nell’eccidio di Cefalonia persero la vita fra ufficiali, sottufficiali e soldati oltre 9000 persone

ONORI SEMPRE A TUTTI I CADUTI!  LA FIDCA NON DIMENTICA!

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