FIDCA NON DIMENTICA!!!!
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Daniele Asero FIDCA Udine a Cargnacco |
Fidca Udine presente alla Cerimonia di Cargnacco con l'Amico Daniele Asero.ONORI SEMPRE AI SOLDATI ITALIANI!
Nel maggio del 2022 il Parlamento italiano ha approvato la prima Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini da celebrarsi ogni 26 gennaio.La data fa riferimento alla battaglia di Nikolajewka combattuta proprio il 26 gennaio 1943 dagli Alpini, durante la ritirata di Russia.
E’ un modo di ricordare i tantissimi caduti di questa campagna militare, che ha visto morire migliaia di soldati e di alpini lontani dalle loro case, in condizioni disumane e spesso senza capire neanche il motivo per il quale si stava combattendo.
Il professore Federico Ciavattone ci racconta i fatti che portarono Mussolini ad unirsi alla “Operazione Barbarossa” voluta da Hitler per invadere l’Unione Sovietica e il fallimento dell’attacco a causa della resistenza russa a Stalingrado. Le truppe italiane si trovarono improvvisamente circondate e furono costrette a una precipitosa fuga, La battaglia di Nikolajewka, che vede protagonista la divisione Tridentina, fu uno scontro per sfondare l’accerchiamento sovietico predisposto con l’intento di bloccare la ritirata italiana.
Una battaglia in ritirata, dove si mescolano disperazione, rabbia e voglia di tornare “a baita”.
Il tributo di sangue fu altissimo All’inizio del ripiegamento le truppe italiane erano composte da circa 61.000 uomini. Ritornarono a casa in poco più di 13.000.
E’ un modo di ricordare i tantissimi caduti di questa campagna militare, che ha visto morire migliaia di soldati e di alpini lontani dalle loro case, in condizioni disumane e spesso senza capire neanche il motivo per il quale si stava combattendo.
Il professore Federico Ciavattone ci racconta i fatti che portarono Mussolini ad unirsi alla “Operazione Barbarossa” voluta da Hitler per invadere l’Unione Sovietica e il fallimento dell’attacco a causa della resistenza russa a Stalingrado. Le truppe italiane si trovarono improvvisamente circondate e furono costrette a una precipitosa fuga, La battaglia di Nikolajewka, che vede protagonista la divisione Tridentina, fu uno scontro per sfondare l’accerchiamento sovietico predisposto con l’intento di bloccare la ritirata italiana.
Una battaglia in ritirata, dove si mescolano disperazione, rabbia e voglia di tornare “a baita”.
Il tributo di sangue fu altissimo All’inizio del ripiegamento le truppe italiane erano composte da circa 61.000 uomini. Ritornarono a casa in poco più di 13.000.
Lo scopo del provvedimento è quello di tenere vivo il ricordo di quella battaglia e di promuovere i valori della difesa della sovranità e dell’interesse nazionale, nonché dell’etica della partecipazione civile, della solidarietà e del volontariato, che gli Alpini incarnano.
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27/01/2025 la Presidenza Nazionale invita ad 1 minuto di silenzio a ricordo delle Vittime dell'Olocausto!
L’Olocausto si riferisce specificamente alla persecuzione e all’uccisione sistematica, organizzata dallo Stato, di 6 milioni di ebrei tra il 1933 e il 1945. Tuttavia, durante lo stesso periodo, ci furono milioni di altre vittime della persecuzione e degli omicidi. Dopo la guerra :molti sopravvissuti all’Olocausto dovettero affrontare continue minacce di antisemitismo violento e di sfollamento mentre cercavano di costruirsi una nuova vita. Coloro che non potevano o non volevano tornare alle loro case di prima della guerra spesso furono costretti a vivere in campi per sfollati. In questi campi, molte persone dovettero aspettare anni prima di poter trasferirsi e cominciare una nuova vita. di nazisti. Oltre agli ebrei, i nazisti perseguitarono altri gruppi che ritenevano rappresentassero una minaccia per il popolo tedesco. Questi gruppi includevano: oppositori politici; testimoni di Geova; uomini accusati di omosessualità; individui cosiddetti asociali; persone accusate di essere criminali professionisti o abituali; afro-tedeschi; persone con disabilità; e rom (zingari).
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