Basovizza: 10 febbraio 2020
La Foiba di
Basovizza, pozzo minerario in disuso, è una delle cavità naturali
disseminate sull'altipiano del Carso triestino dove, negli anni a cavallo del
1945, furono uccise migliaia di persone. Qui, come nelle altre foibe presenti
nel territorio triestino e sloveno, vi furono gettati civili e militari (molti
ancora vivi) dai vari eserciti partecipanti al conflitto mondiale.Le Persone venivano anche legato con il filo spinato e nella spinta trascinavano tutte le altre Persone. Al termine
della guerra, inoltre, l'esercito jugoslavo utilizzò queste voragini per farvi
scomparire molte delle persone catturate,nelle Foibe caddero anche Sloveni,comunque avversari politici ed anche nemici interni.
La Foiba di Basovizza rappresenta TUTTE le Foibe!!
In seguito alle sollecitazioni e pressioni dell'opinione pubblica italiana, gli Angloamericani procedettero ad un parziale recupero dei resti umani della Foiba di Basovizza.
Chiusa l'imboccatura nel 1959, dopo lunghe anzi lunghissime vicissitudini, nel 1992 venne dichiarata Monumento Nazionale.
Dal 2007, il Sacrario di Basovizza si presenta con un nuovo e restaurato assetto architettonico. A fianco e' stato creato il Centro di Documentazione dove i visitatori potranno reperire tutte le informazioni relative alla Foiba e alla tragica storia di quegli anni.
La Foiba di Basovizza è oggi un luogo della Memoria per tutti, per le famiglie degli infoibati e dei deportati morti nei campi di concentramento dell'ex Jugoslavia e per chi vuole conoscere aspetti di quella Storia.
La Foiba di Basovizza rappresenta TUTTE le Foibe!!
In seguito alle sollecitazioni e pressioni dell'opinione pubblica italiana, gli Angloamericani procedettero ad un parziale recupero dei resti umani della Foiba di Basovizza.
Chiusa l'imboccatura nel 1959, dopo lunghe anzi lunghissime vicissitudini, nel 1992 venne dichiarata Monumento Nazionale.
Dal 2007, il Sacrario di Basovizza si presenta con un nuovo e restaurato assetto architettonico. A fianco e' stato creato il Centro di Documentazione dove i visitatori potranno reperire tutte le informazioni relative alla Foiba e alla tragica storia di quegli anni.
La Foiba di Basovizza è oggi un luogo della Memoria per tutti, per le famiglie degli infoibati e dei deportati morti nei campi di concentramento dell'ex Jugoslavia e per chi vuole conoscere aspetti di quella Storia.
LA FIDCA NON DIMENTICA!
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Faedis e Porzus:
75° anniversario dell’eccidio delle malghe di Porzus
Commemorazione ufficiale domenica 9 febbraio a Faedis
L'eccidio di Porzûs
consistette nell'uccisione, fra il 7 e il 18 febbraio 1945, di diciassette
partigiani della Brigata Osoppo, formazione di orientamento cattolico e
laico-socialista, da parte di un gruppo di partigiani – in prevalenza gappisti
– appartenenti al Partito Comunista Italiano.
La località di Porzûs si trova nel Friuli orientale, ed
esattamente nelle Valli del Torre, comune di Faedis. E' in queste vallate che
si consuma la tragedia di Porzûs. Le formazioni partigiane Osoppo erano sorte
formalmente nel dicembre 1943 con il concorso politico principale di
Democrazia Cristiana e Partito d'Azione. In queste vallate i rapporti con i
garibaldini e le formazioni partigiane slovene furono, soprattutto a partire
dall'autunno 1944, estremamente tesi, con una popolazione che vedeva di cattivo
occhio le formazioni partigiane, sia italiane che slovene, soprattutto dopo le
feroci rappresaglie naziste seguite alla caduta del territorio libero di
Attimis-Faedis-Nimis a fine settembre 1944.
Nell'inverno 1944-1945 si intrecciano una serie di colloqui clandestini (in realtà risaputi) tra direzione dell'Osoppo e comando delle SS e almeno in una caso tra l'Osoppo e la X MAS di Junio Valerio Borghese, con l'intento da parte fascista e nazista di costituire un fronte contro l'avanzante "slavocomunismo" - e almeno retrospettivamente, da parte dell'Osoppo, con l'intento di raggiungere un'accordo sull' "umanizzazione" della guerra.
Nell'inverno 1944-1945 si intrecciano una serie di colloqui clandestini (in realtà risaputi) tra direzione dell'Osoppo e comando delle SS e almeno in una caso tra l'Osoppo e la X MAS di Junio Valerio Borghese, con l'intento da parte fascista e nazista di costituire un fronte contro l'avanzante "slavocomunismo" - e almeno retrospettivamente, da parte dell'Osoppo, con l'intento di raggiungere un'accordo sull' "umanizzazione" della guerra.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------
Celebrazione al Tempio
Ossario per Riccardo Gigante e Alberto Diana trucidati nel 1945 vicino a Fiume
-Udine
13 febbraio 2020
A distanza di
settantacinque anni, sono finalmente tornati a casa. Sono i resti dei corpi di
Riccardo Gigante, irredentista, senatore del Regno d’Italia e podestà di Fiume,
e di Alberto Diana, vice brigadiere dei carabinieri. Entrambi erano stati
uccisi dai partigiani di Tito il 4 maggio 1945 in località Crekvina, nei pressi
di Castua, un paese che oggi si trova in Croazia, tra Abbazia e Fiume.Presenti FIDCA di Udine e Nastro Azzurro -Quattrocchi e Prezza-ed altre associazioni fra cui Ass.Bersaglieri,Ass.Carabinieri e Marinai d'Italia.
Nessun commento:
Posta un commento