mercoledì 4 novembre 2020

FIDCA Udine presente a : Giornata ONU-Unesco-Udine,Brescia,Gorizia,ANVGD Udine,4 Novembre Udine.

 In una situazione che vede ristrette e limitate le partecipazioni a Cerimonie e Commemorazioni,come FIDCA di Udine,abbiamo cercato di essere presenti in modo di non far mancare il nostro appoggio e la nostra solidarietà!


In alcune Manifestazioni Commemorative la presenza  dei Soci della Fidca in duplice rappresentanza personale vuole contribuire a segnalare lo spirito associativo e la condivisione di Valori Comuni.

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                                                                    BRESCIA

Il giorno 17 ottobre a Borgo San Giacomo-Brescia, i Paracadutisti hanno voluto ricordare anche per una intitolazione Stradale il Maggiore Incursore Paracadutista Brognoli Marino- Croce al Valore Militare.

Presente l'amico Socio e dirigente FIDCA di Udine Francesco Vrizzi.




Francesco Vrizzi con Labaro ANPdI
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                                                            UDINE


Nella giornata del 21 ottobre si e' svolta presso le Ancelle della Carità di Udine la giornata Internazionale ONU dedicata al Servizio Pubblico delle Nazioni Unite,sostenuta dalla FIDCA ed organizzata dal Club per l'Unesco di Udine dalla Presidente Dottoressa Renata Capria d'Aronco-Socia Onoraria della Federazione Italiana dei Combattenti Alleati,presente Antonello Quattrocchi come relatore. 

Nella riunione sono state evidenziate le Azioni e le Analisi delle varie commissioni ONU su tematiche delicate ed importanti che riguardano le ricadute a favore delle popolazioni,presenti diversi rappresentanti ed ex militari.

Quattrocchi e Renata Capria D'Aronco

Il dibattito e' stato ampio e coinvolgente.

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                                                                GORIZIA

Il giorna 24 ottobre presso il Cimitero Centrale di Gorizia e' stata tenuta una Cerimonia per la ricorrenza del 78 °Anniversario della Battaglia di El Alamein-Festa della specialità Paracadutisti.

Presente l'amico Socio Fidca di Udne Domenica Galletta.

Vada il nostro pensiero ai Valorosi Paracadutisti ed a Paolo Caccia Dominioni,Uomo integro e rispettoso dei Sacri Valori Patrii.



Domenico Galletta con Labaro.

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UDINE

Il giorno 3 novembre 2020 presso la Chiesa del Cimitero di San Vito in Udine si è tenuta, come di consueto, una  Santa Messa alle ore 10.30 in onore delle vittime delle foibe e dei defunti dell’esodo degli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia.

da:https://varutti.wordpress.com/2020/11/03/udine-cerimonia-per-i-defunti-giuliano-dalmati-2020-con-lanvgd/

"  Ha presenziato Alessandro Ciani, Assessore all’Edilizia privata, Servizi demografici e statistica, Cimiteri e onoranze funebri, Sicurezza, Polizia locale, in rappresentanza del Sindaco di Udine onorevole Pietro Fontanini. Erano presenti anche la professoressa Elisabetta Marioni, presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Comune di Udine, Renata Capria D’Aronco, presidente del Club UNESCO di Udine e Giulio Dri, commissario aggiunto della Polizia locale. È stata la dott.ssa Bruna Zuccolin, presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, a volere il tradizionale evento nel pieno rispetto delle norme anti-Covid-19, assieme a Elio Varutti, vicepresidente del sodalizio e a tutto il Comitato Esecutivo dell’ANVGD.


Tra i vari soci dell’ANVGD si sono notati Flavio Fiorentin, di Verteneglio, in Istria di famiglia paterna originaria di Veglia, in Dalmazia, Fabiola Modesto Paulon, esule da Fiume e Alberto Nadbath, con babbo di Abbazia, in rappresentanza del Villaggio giuliano di via Casarsa. In modo molto coinvolgente don Tarcisio Bordignon, classe 1930, ha officiato la cerimonia, ricordando che “per 48 anni sono stato il parroco di San Pio X, nella cui zona c’era il Centro smistamento profughi da dove passarono oltre centomila esuli in fuga dalle violenze e dalle annessioni iugoslave e io ricordo che gli istriani hanno famiglie religiose e per bene perché cresciuti con sacrifici e nella forza della fede, poi ricordo il professor Arduino Cremonesi (Fiume 1912 – Udine 1983
 

Al termine della funzione religiosa, c’è stato il corteo verso il Monumento ai caduti giuliani e dalmati, posto all’ingresso principale dello stesso Cimitero monumentale in viale Firenze. Il mesto corteo era aperto da Alberto Nadbath, che recava una corona di alloro e dal labaro dell’ANVGD portato da Antonello Quattrocchi che, oltre che socio ANVGD è anche presidente della sezione di Udine della Federazione Italiana Dei Combattenti Alleati (FIDCA).

La cerimonia si è conclusa con la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai giuliani e dalmati caduti nel nome d’Italia, dove hanno brevemente parlato: Ciani, Zuccolin, Modesto, D’Aronco e Quattrocchi. "

Sono stati portati da Antonello Quattrocchi, i saluti del Presidente Nazionale  FIDCA  Cav. Eugenio Ottavio Montalto.

Quattrocchi Antonello eRenata D'aronco Club Unesco di Udine


da :  https://varutti.wordpress.com/2020/11/03/udine-cerimonia-per-i-defunti-giuliano-dalmati-2020-con-lanvgd/

Il monumento è situato all’ingresso principale, entrando a sinistra, in viale Firenze. Fu inaugurato il 10 febbraio 1990. Sotto la scultura dell’artista Nino Gortan, originario di Pinguente d’Istria, durante le ricorrenze degli esuli, vengono deposte le corone d’alloro. Su una lapide in pietra di Aurisina, l’altorilievo in bronzo di Gortan rappresenta due uomini agganciati per un braccio che cadono nel vuoto di una foiba. Secondo un’altra interpretazione le mani salutano al momento dell’esodo. Nino Gortan (1931-2001), artista esule dall’Istria, aveva radici carniche ottocentesche a Luincis di Ovaro, provincia di Udine. Dopo l’esodo l’artista visse e lasciò varie opere di grande interesse a San Daniele del Friuli (UD).


-A fine Cerimonia  e' stata svolta una preghiera ed un pensiero di Ricordo Storico presso le lapidi che ricordano i Combattenti Garibaldini,i Patrioti Irredentisti ed i Combattenti della 1-2-3-Guerra di Indipendenza ed i Patrioti dei Servizi di Informazione della Prima Guerra Mondiale   ed i Caduti Italiani di tutte le Guerre.-

da:https://anvgdcomitatoprovincialediudine.wordpress.com

È stata la dott.ssa Bruna Zuccolin, presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, a volere l’innovativo evento anche nel 2020, nel pieno rispetto delle norme anti-Covid-19, assieme a Elio Varutti, vicepresidente del sodalizio e a tutto il Comitato Esecutivo dell’ANVGD. L’itinerario storico alle tombe degli Irredentisti, con l’accompagnamento di Antonello Quattrocchi, si è svolto il 3 novembre scorso, con una quindicina di partecipanti, che hanno rivolto varie domande al cicerone Quattrocchi. Tra i partecipanti erano presenti anche la professoressa Elisabetta Marioni, presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Comune di Udine e Giorgio Gorlato, esule da Dignano d’Istria.

Il Quattrocchi si è soffermato a commentare varie pietre sepolcrali. In cimitero a Udine ci sono varie tombe di volontari giuliani e dalmati. Tra i vari martiri c’è la lapide di Romeo Battistig, nato nel 1866 e deceduto nel 1915 cui la Civica amministrazione di Udine ha intitolato una strada nel centro cittadino nel 1925 tra via C. Percoto e via Roma. Con Battistig si arruola volontario irredento Nicolò Luxardo, che si fa chiamare De Franchi, per non inguaiare i familiari a Zara. Il 30 settembre 1944 l’onorevole Nicolò Luxardo viene affogato dai titini, con una pietra al collo, nelle acque dell’isola di Selve, insieme con la moglie milanese Bianca Ronzoni. Il 22 novembre 1945 il tribunale iugoslavo di Zara, con sentenza confermata dal Supremo Tribunale della Croazia in Zagabria, lo accuserà “di non aver risposto all’invito di comparizione” e ritenendo “che egli si tenga nascosto” (ma: lo avevano affogato loro un anno prima!), lo condannerà all’impiccagione in contumacia per aver contribuito, tra l’altro, alla sconfitta dell’Austria nel 1918.

Poi ci sono altre lapidi come quelle di Antonio Cosmi, volontario garibaldino morto nel 1917 e Luigi Bassi, caduto nel 1918. La visita d’istruzione è ricca di storia.

Quattrocchi Antonello e Bruna Zuccolin-Vicino alle lapidi degli Irredentisti



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                                                            UDINE

Il giorno 4 novembre 2020 a Udine si e' svolta una breve e composta cerimonia.

4 novembre Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate,


Piazza Libertà,presente Fidca Udine con Quattrocchi Antonello. 

Il 4 novembre 1918 entrò in vigore il cosiddetto armistizio di Villa Giusti, dalla villa del conte Vettor Giusti del Giardino a Padova in cui fu siglato il giorno prima, fra l’Impero austro-ungarico e l’Italia. Alla firma dell’armistizio si fa coincidere convenzionalmente la fine della Prima Guerra Mondiale.

  n.b.;Gli Stati della Triplice Intesa, Francia, Russia e Regno Unito, non concessero all’Italia (che pur ne era parte) tutti i territori promessi in precedenza


MOTTO :

Il motto del 4 novembre 2020 è Io Ci Credo e la voce narrante afferma: “Credo nel mio paese e nella sua gente. Credo nell’impegno e nel coraggio. Credo nell’alzare lo sguardo e nel valore dell’altro. Credo nel domani e nell’Italia che spera. Perché siam popolo. Unito sotto una sola bandiera”

Video  :    www.youtube.com/watch?v=aln3qoasBlE




BOLLETTINO DELLA VITTORIA.


Comando Supremo, 4 Novembre 1918, ore 12 La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 Maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi è vinta. La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso Ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuna divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una cecoslovacca ed un reggimento americano, contro settantatre divisioni austroungariche, è finita. La fulminea e arditissima avanzata del XXIX corpo d'armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, dell'VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente. Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute. L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perdute quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecento mila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinque mila cannoni. I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza. Armando Diaz 



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