venerdì 1 marzo 2024

FIDCA Udine : 25 Febbraio 2024 Ricordo della Tragedia Mineraria !Disastro minerario di Arsia, ricordate le vittime…

Il 28 febbraio del 1940 un’esplosione provocò 185 vittime e circa 150 intossicati. 

Fidca di Udine Presente al Ricordo con il Socio e Dirigente Stefano Cagnato! FIDCA NON DIMENTICA!

    Questa importante miniera era ad Arsia ora in Croazia e riforniva l'Italia che era stata isolata dalle Sanzioni.


Storia:

Tratto da : I morti della miniera di Arsia, una tragedia più che annunciata - Il Piccolo (gelocal.it)


Alle ore  4.35 di mercoledì 28 febbraio 1940, ai livelli 15, 16, 17 e 18 della miniera dell’Arsa, in Istria, ci fu uno scoppio che causò un’ondata esplosiva che percorse cantieri e gallerie alimentandosi dove fu possibile attraverso la combustione della polvere di carbone e mutandosi successivamente in aria compressa e quindi in fumo e ossido di carbonio. In quel momento, alla fine del turno di notte, in miniera si trovavano centinaia e centinaia di uomini; i morti alla fine furono 185, gli intossicati circa 150: cittadini italiani di nazionalità italiana, croata e slovena. Si trattò di uno dei più gravi disastri della storia mineraria mondiale e probabilmente del più grave infortunio collettivo della storia d’Italia.

Dopo le sanzioni ai danni dell’Italia per l’aggressione all’Etiopia e la svolta economica autarchica decisa da Mussolini, le miniere di lignite dell’Arsa erano diventate strategiche. Furono pertanto sottoposto a uno sfruttamento intensivo al punto che la produzione raggiunse in breve tempo il milione di tonnellate di carbone all’anno e la forza lavoro i 7.000 addetti. Nella valle del torrente Carpano venne edificata la città mineraria di Arsia (oggi Raša), alla cui “fondazione” fu presente Mussolini, che pose la prima pietra per la Casa del fascio e scese in miniera cimentandosi nel lavoro del minatore. A fare le spese di una produzione febbrile e incosciente fu la sicurezza dei lavoratori. Infatti, già prima del disastro del 28 febbraio, ci furono altri incidenti collettivi, di cui due particolarmente gravi nel 1937 e 1939 che causarono, rispettivamente, la morte di 13 e 7 operai.

Stefano Cagnato con Bandiera FIDCA

Il console provinciale di Udine dei maestri del lavoro, Roberto Kodermatz: "I morti sul lavoro rappresentano una piaga che ogni giorno segna le nostre cronache. Scongiurare del tutto il rischio è impossibile, ma creare una cultura dell'attenzione e del rispetto delle norme è fondamentale nel mondo del lavoro e della nostra stessa esistenza civile".
    Tra i quattro corregionali vittime del disastro di Arsia, Bordin e Kodermatz hanno ricordato l'eroismo del triestino Arrigo Grassi.

Ricordare e prevenire le morti sul lavoro e' un compito fondamentale di tutta la Società Civile

E' stata deposta una corona d'alloro nei pressi dell'area verde intitolata ai caduti di Arsia, sono stati commemorati oggi a Udine i minatori morti il 28 febbraio 1940 nel disastro minerario di Arsia.

   Questi sfortunati minatori morti in uno dei peggiori disastri della storia mineraria hanno diritto alla Stella al merito del lavoro alla memoria".

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