La Fidca, Sezione di Udine, ha partecipato alla Cerimonia di AssoArma a Vittorio Veneto il giorno 28 ottobre. Importante manifestazione in memoria della Prima Guerra Mondiale; dove si consolida l’appoggio della popolazione alle FF.AA. nazionali; ricordare i sacrifici fatti dagli aviatori, soldati e marinai durante la la Prima Guerra; dove i Corpi e gli enti rappresentati in ASSOARMA evidenziano i valori che sono alla base dell’appartenenza alle associazioni d’arma, in modo che essi possano rappresentare fondamenta credibili e forti, atte a sostenere il peso delle difficoltà odierne dovute a tensioni sia di natura politica, sociale,ecc. Alla Cerimonia era presente il Nostro Presidente Nazionale Cav. Eugenio Montalto e gli amici di Udine: Michele Vidon ed Enrico Chiucolo - fra l’altro impegnati anche nella scorta di S.E. Emanuele Filiberto di Savoia che ha assistito sotto una pioggia torrenziale alla importante cerimonia. Alla Manifestazione di Vittorio Veneto ha partecipato anche l’amico Walter Bortolotti sempre della FIDCA di Udine.
Nella giornata del giorno 1 novembre la FIDCA di Udine ha partecipato alla Cerimonia di inaugurazione della Mostra di Cimeli- anche inediti -sulla Prima Guerra Mondiale al Forte di Santa Margherita del Gruagno presso Moruzzo - UDINE - ricordando anche i Caduti.Mostra allestita da volontari collezionisti che si impegnano a non dimenticare ed a non far dimenticare! Questi Uomini meritano oltre la citazione, anche il nostro rispetto poiché queste mostre – fra l’altro gratuite - hanno estrema importanza anche come valore storico-culturale: Prostamo, Pederzani, Cossatti, Ciani, Castagna meritano il nostro plauso. A rappresentare la FIDCA di Udine: dottor Antonello Quattrocchi.
Nella giornata del 3 novembre a Fauglis a pochi chilometri da Bivio Paradiso (UD) luogo dove si svolsero gli ultimi combattimenti a poche ore dalla fine ufficiale delle ostilita, sono stati ricordati i caduti nei vari monumenti posti nell’area, uno dei quali contornato da corona bronzea fatta e donata dal nostro amico FIDCA di Udine: sig. Walter Bortolotti, il quale e’ stato fiancheggiato nelle diverse cerimonie locali di commemorazione dall’amico, sempre della FIDCA di Udine, sig Francesco Vrizzi, l’Unuci di Cervignano del Friuli ha sostenuto e partecipato direttamente al fianco della nostra Associazione.
La cerimonia conclusiva si e’ svolta a Trieste nella Giornata del 4 novembre in Piazza Unita’ d’Italia, con la presenza del Presidente della Repubblica e della Ministra della Difesa e del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Ancorate nel Porto di Trieste c’erano la Rizzo e la San Marco, ha sorvolato l’area la Pattuglia Acrobatica Nazionale. La Fidca di Udine era presente con : Antonello Quattrocchi, Braida Luca , Michele Vidon, Stefania Zampieri, Francesco Vrizzi, assieme al Corpo Militare della CRI FVG e dell’Unuci di Cervignano del Friuli.
IL TESTO INTEGRALE DEL BOLLETTINO DELLA VITTORIA :
Comando Supremo, 4 Novembre 1918, ore 12 La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 Maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi è vinta. La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso Ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuno divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una cecoslovacca ed un reggimento americano, contro settantatré divisioni austroungariche, è finita. La fulminea e arditissima avanzata del XXIX corpo d'armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, dell'VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente. Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute. L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perdute quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecento mila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinque mila cannoni. I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza. Armando Diaz
testo a cura del dott. Antonello Quattrocchi
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