La Giornata delle Nazioni Unite è una
ricorrenza internazionale che si celebra ogni anno il 24
ottobre e che ricorda l'entrata in vigore dello Statuto delle Nazioni Unite (24 ottobre 1945). Fa parte della "settimana delle
Nazioni Unite", che viene commemorata dal 20 al 26 ottobre di ogni anno.
La Corte Penale Internazionale
(CPI) è la prima Corte penale internazionale permanente, stabilita per
promuovere il rispetto del diritto internazionale e per
assicurare soprattutto che i più gravi crimini internazionali non
rimangano impuniti.
La giurisdizione della Corte è complementare rispetto alle giurisdizioni penali nazionali.
La giurisdizione della Corte è complementare rispetto alle giurisdizioni penali nazionali.
Le competenze ed il
funzionamento dell’organo sono disciplinati dallo Statuto di Roma,
firmato il 17 luglio 1998 (alla presenza dei rappresentanti di 160 paesi, di 33
organizzazioni intergovernative e della coalizione di 236 o.n.g.) durante la
Conferenza delle Nazioni Unite dei Plenipotenziari sull’istituzione di una
Corte Penale Internazionale.
Lo Statuto è entrato in vigore il 1 luglio 2002 dopo il deposito del sessantesimo atto di ratifica, previsto come termine iniziale di efficacia dello statuto.
La sede della Corte è all’Aja.
Lo Statuto è entrato in vigore il 1 luglio 2002 dopo il deposito del sessantesimo atto di ratifica, previsto come termine iniziale di efficacia dello statuto.
La sede della Corte è all’Aja.
Università di Udine :Relatori |
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Nella giornata del g.25 ottobre la FIDCA di Udine ha presenziato alla tre giorni a ricordo della Battaglia
di Cividale,fra l'altro visitando la mostra al Santuario ed al cortometraggio realizzato a ricordo delle
Portatrici della Prima Guerra, da Andrea Bavecchi, dove e' sottolineato con profonda commozione il
grande sacrificio svolto da queste Donne ed anche dai Bambini,a loro vada sempre il nostro Ricordo ed
il nostro rispetto.
Ha partecipato e portato il saluto della FIDCA di Udine il Presidente dottor Antonello Quattrocchi a nome di tutta la sezione.
tra storia e leggenda: le cavità e le trincee dello Spik’. E’ questo il titolo del calendario di appuntamenti per l’anniversario della Battaglia di Cividale, in programma dal 25 al 27 ottobre tra Trivio di San Leonardo e Castelmonte. Venerdì 25 dalle 10 nella Casa dello Scaccino a Castelmonte, apertura mostra: “Paura e fede, 27 ottobre 1917 Monte Spik – la battaglia di Cividale”, a cura di Mirko Prostamo, Riccardo Pederzani e Alessandro Cossatti - In serata proiezione di video sulle portatrici e lettura della missiva di una Crocerossina.Presenti le Fiamme Verdi.
Ha partecipato e portato il saluto della FIDCA di Udine il Presidente dottor Antonello Quattrocchi a nome di tutta la sezione.
La FIDCA di Udine ringrazia le Fiamme Verdi e gli amici,Prostamo,Pederzani e Cossatti per l'importante impegno sia umano che intellettuale che mettono a disposizione per non far dimenticare la Storia e gli Uomini che l'hanno fatta; ma sopratutto per il Grande Amor di Patria che dimostrano ogni giorno con impegno e serietà,con loro vivono i Grandi Valori del Popolo Italiano e noi con loro!!!
Fiamme Verdi ed il gruppo di collezionisti e storici fra cui Pederzani e Cossatti. |
Materiale in esposizione |
Parte delle esposizioni |
LA
BATTAGLIA DI CIVIDALE DEL 27 OTTOBRE 1917
Quella che viene definita come battaglia di Cividale è in realtà
un insieme di scontri e manovre militari che i due eserciti, italiano ed
austroungarico, misero in atto nella zona a nord e a est di Cividale, allo
sbocco della vallata del Natisone sulla pianura friulana. Assieme alla
battaglia di Codroipo può essere considerata la battaglia più importante della
ritirata di Caporetto. Nei giorni seguenti il 24 ottobre, giorno della rotta di
Caporetto, l’esercito Italiano si stava riorganizzando su posizioni più
arretrate nel tentativo di contenere l’avanzata nemica e permettere al grosso
dell’esercito di posizionarsi dietro il Tagliamento. Il comando militare
aveva ordinato che alcuni reparti dell’esercito di posizionarsi sulle dorsali
montuose che chiudevano la stretta di Ponte San Quirino-Azzida dislocandosi
verso nord sulla linea che separa la valle del Natisone da quella di Torreano,
sul monti Monte dei Bovi , Mladasena e Spignon (brigate Jonio e Avellino),
mentre a sud, le truppe si erano attestate sui rilievi che separano il
cividalese dalla vallata dello Judrio, vale a dire il monte di Purgessimo,
Castelmonte (brigate Jonio, Avellino e Ferrara) ed il monte Spig verso Stregna
(brigate Elba, Taro, Spezia, Milano e Puglie)[4]. Alle 3,50 del 27 ottobre il
Comando Supremo, prima di abbandonare Udine, ordinò di dislocare in
questi punti strategici quello che restava di queste brigate per rallentare
l’avanzata nemica. Si era stabilito che ogni Corpo d’Armata dovesse lasciare 10
battaglioni sulla nuova linea difensiva che si stava formando, da Lusevera,
Pujak, Le Zuffine, Joanaz, Mladasena, Purgessimo, Castelmonte, Korada,
Sabotino, Salcano, Gorizia. Si trattava di una resistenza ad oltranza[