giovedì 10 ottobre 2019

FIDCA Udine a: Terzo Regg.to Guastatori,Cargnacco,Udine,Vajont.

Il giorno 27 settembre 2019, la Fidca di Udine, con il Presidente della Sezione,Quattrocchi, ed il socio  Attilio Palermo, in rappresentanza, ha partecipato alla Cerimonia dell'avvicendamento al comando del Terzo Reggimento Guastatori  alla Caserma GB.Berghinz MOVM -Il colonnello Riccardo Maria Renganeschi, dopo tre anni alla guida del Reggimento,  passa le consegne al colonnello Antonio D’Agostino. Alla cerimonia erano presenti varie autorità civili e militari, tra le quali la medaglia d’oro Paola Del Din, il Prefetto di Udine Angelo Ciuni, il Questore Manuela De Bernardin, il comandante del distaccamento della Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli colonnello Domenico De Caprio oltre al Gonfalone della Città ed a rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma; fra le quali la Sezione UNUCI di Cervignano del Friuli,il Commissario incaricato del Nastro Azzurro sig.Prezza Franco,ecc.Nel suo saluto, il colonnello Renganeschi ha espresso tutto il suo orgoglio e gratitudine per essere stato ampiamente coadiuvato nell'espletamento del suo mandato da tutti gli appartenential Terzo,ha ricordato il valore della Sala museale,richiamando l'impegno di adesso e di chi nel passato recente si e' ampiamente speso anche per la causa culturale :Antonio Pipere.


Caserma Terzo Reggimento Guastatori,reparti schierati.


Nella Giornata del 5 Ottobre 2019 la Fidca di Udine presente a Cargnacco per il Centenario della Fondazione del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti, anche conosciuto come Onorcaduti, ha iniziato a celebrare i 100 anni dalla costituzione  con un doppio evento, uno dei quali in Friuli-Cargnacco- e l'altro in Roma il g.9 ottobre.
Fidca di Udine presente con il Presidente Antonello Quattrocchi, il Vice Presidente Valter Bortolotti ed il Socio Fabio Faraca, accanto il Commissario incaricato alla rifondazione della Sezione di Udine del Nastro Azzurro il Sig. Franco Preza;inoltre presenti molte Associazioni sia d'Arma che Combattentistiche.E' stata colta l'occasione per la visita al nuovo Museo dell'Unirr Nazionale presso il Tempio-Ossario di Cargnacco.
PS e Bandiera FIDCA Udine con Bortolotti,Nastro Azzurro Trieste,ANMI Udine,Commissario incaricato Nastro Azzurro di Udine Franco Prezza Tempio di Cargnacco
Socio Faraca e Bortolotti vice presidente con Bandiera FIDCA,-ANMI Udine con Beltrale,Labara Legione Tagliamento in Russia con Geller e Bomben in piazza Divisioni ARMIR Cargnacco (UD)
Bortolotti con Bandiera FIDCA Udine e l'amico Giorgio Beltrame con Labaro UNIRR Nazionale


da il Friuli:
La scelta è caduta proprio sul Tempio di Cargnacco perché è il luogo che venne realizzato, per volontà di monsignor Carlo Caneva, che era stato cappellano militare in Russia durante la Seconda Guerra Mondiale, per ricordare gli oltre 90.000 caduti e dispersi in Russia. In seguito alla caduta del muro di Berlino è stato possibile il rimpatrio di numerosi caduti ancora sepolti in cimiteri di guerra sul Don. A Cargnacco sono tumulate oltre 8.000 salme, tra ignoti e caduti identificati, mentre più di 3.000 sono state restituite alle famiglie. I nomi degli oltre 90.000 soldati che non fecero più rientro dalla campagna di Russia sono riportati nei 24 volumi che si trovano nella Sala, dominata dalla scritta: “Ci resta il nome”.
Il Commissariato Generale, ente interforze la cui organizzazione compete al Ministro della Difesa, è stato istituito nel 1919 e le sue competenze consistono nella ricerca, nel recupero, nel rimpatrio e nella definitiva sistemazione dei caduti italiani non ancora individuati; nella sorveglianza e nella gestione delle otto zone monumentali di guerra; nella sistemazione, manutenzione e custodia degli oltre mille tra sacrari e sepolcreti, in Italia ed all'estero, nei quali sono custodite le spoglie dei caduti italiani in guerra, a decorrere dal 4 marzo 1848 fino alle più recenti missioni di pace.

Negli ultimi due anni sono stati riportati in Italia caduti da Sudan, Bosnia, Albania, Croazia, Russia.---

Il Commissariato Generale ricorre inoltre alle più moderne tecnologie, come ad esempio l’esame del DNA in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, per la comparazione dei profili genetici al fine di attribuire un’identità certa ai resti mortali dei caduti come accaduto con le spoglie del senatore Gigante e del vice brigadiere Diana ritrovate in Croazia lo scorso anno.
ONORE AI CADUTI!
Museo di Cargnacco-UNIRR



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Nella giornata dell'8 ottobre: Fidca di Udine presente alla Messa in suffragio dei 

poliziotti uccisi a Trieste,al Tempio Ossario di Udine: agli agenti Matteo Demenego 

e Pierluigi Rotta,assieme al Commissario Franco Prezza del Nastro Azzurro hanno 

testimoniato solidarietà alla Polizia di Stato ed alla Questura di Udine.anche con 

messaggio scritto. Ha partecipato il Presidente Fidca di Udine A.Quattrocchi.
Tempio Ossario di Udine.

Onore ai Caduti della Polizia di Stato!



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Nella giornata pomeridiana del g. 9 Ottobre 2019 la Fidca di Udine sotto diretto invito del Municipio di Vajont ha partecipato alla Cerimonia ed alla Santa Messa in ricordo del disastro del Vajont,in stretta collaborazione con la Sezione Unuci di Cervignano del Friuli ed il Corpo Militare della CRI di Pordenone-Ud,presenti le Infermiere Volontarie CRI di Pordenone,e rappresentanza di varie associazioni fra cui la LIDU di Udine,ecc.hanno onorato le vittime della tragedia e nel contempo testimoniato solidarieta'.
Nel discorso di chiusura il Sindaco Dottoressa Lavinia Corona ringraziando le varie Associazioni presenti ed i partecipanti ha sottolineato la presenza della Fidca di Udine, dell'UNUCI di Cervignano del Corpo militare CRI di Udine e Pordenone,le infermiere volontarie CRI di Pordenone la LIDU di Udine ed il messaggio del presidente nazionale FIDCA cav. Eugenio Montalto.
La Fidca di Udine sottolinea l'alto profilo collaborativo svolto dal Serg Giuseppe Manco del Corpo Militare CRI di Pordenone per la riuscita stessa delle partecipazioni alla Cerimonia fra l'altro membro della commissione comunale Albo dei Giudici Popolari..
Diga del Vajont
da il Friuli: 56 anni fa la tragedia del Vajont, che si inghiottì 1.917 vite. Erano le 22.39 del 9 ottobre 1963, quando dalle pendici settentrionali del monte Toc si staccò una frana che crollò sul bacino artificiale sottostante, provocando un'onda che portò morte e silenzio nella valle, portando con sé oltre 270 milioni di metri cubi di rocce e detriti.
Chiesa Vajont
Fango, rocce, detriti e acqua che travolsero Erto e Casso e poi Longarone, radendolo al suolo così come le frazioni di Pirago, Rivalta, Villanova e, parzialmente, Faé. Oltre 1.900 i morti, di cui 1.450 residenti nel comune di Longarone e 487 bambini. Ma si tratta di una stima, perché molti corpi non sono mai stati ritrovati. 
CM e Protezione civile,Fidca ed Unuci Cervignano



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