martedì 29 ottobre 2019

FIDCA di Udine a :Giornata delle Nazioni Unite-23 ottobre 2019- ed alla Mostra e Cerimonia Battaglia di Cividale del Friuli 25,26,27Ottobre

La Fidca di Udine ha partecipato assieme al Club per l'Unesco di Udine presso l'Università agli Studi di Udine, alla Conferenza dedicata alla Giornata Internazionale delle Nazioni Unite,con intervento di apertura alla conferenza stessa relazionando sull'importanza di questa Giornata nel mondo e sottolineando i compiti della Corte Penale Internazionale.Ha relazionato il presidente della Sezione di Udine dottor Antonello Quattrocchi,il quale ha portato anche  i saluti del presidente nazionale  FIDCA  Cav.Eugenio Ottavio Montalto.



La Giornata delle Nazioni Unite è una ricorrenza internazionale che si celebra ogni anno il 24 ottobre e che ricorda l'entrata in vigore dello Statuto delle Nazioni Unite (24 ottobre 1945). Fa parte della "settimana delle Nazioni Unite", che viene commemorata dal 20 al 26 ottobre di ogni anno.
La Corte Penale Internazionale (CPI) è la prima Corte penale internazionale permanente, stabilita per promuovere il rispetto del diritto internazionale e per assicurare soprattutto che i più gravi crimini internazionali non rimangano impuniti.
La giurisdizione della Corte è complementare rispetto alle giurisdizioni penali nazionali.
Le competenze ed il funzionamento dell’organo sono disciplinati dallo Statuto di Roma, firmato il 17 luglio 1998 (alla presenza dei rappresentanti di 160 paesi, di 33 organizzazioni intergovernative e della coalizione di 236 o.n.g.) durante la Conferenza delle Nazioni Unite dei Plenipotenziari sull’istituzione di una Corte Penale Internazionale.
Lo Statuto è entrato in vigore il 1 luglio 2002 dopo il deposito del sessantesimo atto di ratifica, previsto come termine iniziale di efficacia dello statuto.
La sede della Corte è all’Aja.
Università di Udine :Relatori

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Nella giornata del g.25 ottobre la FIDCA di Udine ha presenziato alla tre giorni a ricordo della Battaglia

 di Cividale,fra l'altro visitando la mostra al Santuario ed al cortometraggio realizzato a ricordo delle 


Portatrici della Prima Guerra, da Andrea Bavecchi, dove e' sottolineato con profonda commozione il 

grande sacrificio svolto da queste Donne ed anche dai Bambini,a loro vada sempre il nostro Ricordo ed 

il nostro rispetto.

Ha partecipato  e portato il saluto della FIDCA di Udine il Presidente dottor Antonello Quattrocchi a nome di tutta la sezione.











La FIDCA di Udine ringrazia le Fiamme Verdi e gli amici,Prostamo,Pederzani e Cossatti per l'importante impegno sia umano che intellettuale che mettono a disposizione per non far dimenticare la Storia e gli Uomini che l'hanno fatta; ma sopratutto per il Grande Amor di Patria che dimostrano ogni giorno con impegno e serietà,con loro vivono i Grandi Valori del Popolo Italiano e noi con loro!!!

tra storia e leggenda: le cavità e le trincee dello Spik’. E’ questo il titolo del calendario di appuntamenti per l’anniversario della Battaglia di Cividale, in programma dal 25 al 27 ottobre tra Trivio di San Leonardo e Castelmonte. Venerdì 25 dalle 10 nella Casa dello Scaccino a Castelmonte, apertura mostra: “Paura e fede, 27 ottobre 1917 Monte Spik – la battaglia di Cividale”, a cura di Mirko ProstamoRiccardo Pederzani e Alessandro Cossatti - In serata proiezione di video sulle portatrici e lettura della missiva di una Crocerossina.Presenti le Fiamme Verdi.
Fiamme Verdi ed il gruppo di collezionisti e storici  fra cui Pederzani e Cossatti.
Materiale in esposizione



Parte delle esposizioni




LA BATTAGLIA DI CIVIDALE  DEL 27 OTTOBRE 1917
Quella che viene definita come battaglia di Cividale è in realtà un insieme di scontri e manovre militari che i due eserciti, italiano ed austroungarico, misero in atto nella zona a nord e a est di Cividale, allo sbocco della vallata del Natisone sulla pianura friulana. Assieme alla battaglia di Codroipo può essere considerata la battaglia più importante della ritirata di Caporetto. Nei giorni seguenti il 24 ottobre, giorno della rotta di Caporetto, l’esercito Italiano si stava riorganizzando su posizioni più arretrate nel tentativo di contenere l’avanzata nemica e permettere al grosso dell’esercito di posizionarsi dietro il Tagliamento.  Il comando militare aveva ordinato che alcuni reparti dell’esercito di posizionarsi sulle dorsali montuose che chiudevano la stretta di Ponte San Quirino-Azzida dislocandosi verso nord sulla linea che separa la valle del Natisone da quella di Torreano, sul monti Monte dei Bovi , Mladasena e Spignon (brigate Jonio e Avellino), mentre a sud, le truppe si erano attestate sui rilievi che separano il cividalese dalla vallata dello Judrio, vale a dire il monte di Purgessimo, Castelmonte (brigate Jonio, Avellino e Ferrara) ed il monte Spig verso Stregna (brigate Elba, Taro, Spezia, Milano e Puglie)[4]. Alle 3,50 del 27 ottobre il Comando Supremo, prima di abbandonare Udine, ordinò di  dislocare in questi punti strategici quello che restava di queste brigate per rallentare l’avanzata nemica. Si era stabilito che ogni Corpo d’Armata dovesse lasciare 10 battaglioni sulla nuova linea difensiva che si stava formando, da Lusevera, Pujak, Le Zuffine, Joanaz, Mladasena, Purgessimo, Castelmonte, Korada, Sabotino, Salcano, Gorizia.  Si trattava di una resistenza ad oltranza[


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