La Fidca di Udine, con l'amico Socio e Presidente dei Revisori dei Conti della Sezione di Udine,
Stefano Cagnato,ha partecipato alla Giornata della Memoria dei Caduti di Nassiriya in località di
Pignano -xvi Memorial Capitano Massimo FICUCIELLO. Giornata svolta in collaborazione con:
COMUNE DI RAGOGNA-- ASSOCIAZIONE LAGUNARI TRUPPE ANFIBIE
SEZ. UDINE PASSONS "CAP. M. FICUCIELLO"
ed il: GRUPPO STORICO FRIULI COLLINARE | MUSEO DELLA GRANDE GUERRA DI RAGOGNA.
Accadde il 12 Novembre 2003, 16 anni fa la
strage di Nassiriya Nell'attentato persero
la vita 19 italiani ,alle 10.40 ora
locale, le 8.40 in Italia, un’autocisterna forzò l’entrata
della base
Maestrale, presidiata dai Carabinieri italiani, nella città di Nassiriya, in
Iraq:
i due uomini a bordo fecero esplodere una bomba. La deflagrazione, con un
effetto
domino, fece saltare in aria il deposito munizioni.
E spezzò 28 vite, quelle di 9
iracheni e di 19 italiani: 12
carabinieri, 5 militari dell'esercito e due civili. Fu il più
grave attacco
subito dall’esercito italiano dalla fine della Seconda guerra mondiale,
Onore
sempre ai Soldati Italiani ed ai Civili che hanno dato la loro vita per la
Pace.
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Fidca Udine con Stefano Cagnato a sx
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Bandiera FIDCA |
ONORE SEMPRE AI CADUTI ITALIANI!
Da : http://www.accademia19.it/
I CADUTI DI NASSIRYA
Regaliamo anche noi una preghiera e un ultimo saluto a:
PIETRO PETRUCCI: 22 annidi Casavatore (Napoli), caporale
dell'Esercito. Ne era stata dichiarata la morte cerebrale poche ore
dopo la strage. Poi è stata staccata la spina della macchina che lo teneva in
vita. Petrucci era un volontario in ferma breve e in missione in Iraq con
l'incarico di
conduttore di automezzi.
DOMENICO INTRAVAIA: 46 anni, di Monreale, appuntato dei CC in servizio al
comando provinciale di Palermo; sposato e con due figli di 16 e 12 anni. Lascia
anche l'anziana madre, il fratello gemello e due sorelle. Era partito per
l'Iraq quattro mesi fa e sarebbe dovuto rientrare fra tre
giorni. Era già stato in missione a Sarajevo. I due figli tenevano un
calendario da cui cancellavano i giorni che mancavano al ritorno del padre. La
notizia ha gettato la moglie nella disperazione: «Voglio morire, senza mio
marito la mia vita non ha senso».
ORAZIO MAJORANA:29 anni, di Catania, Carabiniere scelto in servizio nel
battaglione Laives-Leifers in provincia di Bolzano. L'anziano padre ha appreso
la notizia in Svizzera, dove si trovava per sottoporsi ad alcune visite
mediche. È rientrato d'urgenza a Catania.
GIUSEPPE COLETTA:38 anni, originario di Avola (Siracusa) ma da tempo residente
a San Vitaliano, in Campania, Vice Brigadiere in servizio al comando
provinciale di Castello di Cisterna (Napoli); sposato e padre di una bambina di
due anni. Aveva perso un figlio di 5 anni per leucemia.
GIOVANNI CAVALLARO: 47 anni, nato in provincia di Messina e residente a Nizza
Monferrato, Maresciallo in servizio al comando provinciale Carabinieri di Asti.
Era noto con il soprannome di “Serpico”. Lascia la moglie e la piccola
Lucrezia, 4 anni. Era già stato impegnato in altre missioni in Kosovo e in
Macedonia. Era da tre mesi in Iraq e stava per rientrare a casa. La sera prima
aveva telefonato alla moglie: «Sto preparando la mia roba, sabato finalmente
torno da te e da Lucrezia. Ho voglia di abbracciarvi».
ALFIO RAGAZZI: 39 anni, di Messina, maresciallo dei carabinieri in servizio al Ris di
Messina, sposato con Tiziana Montalto, due figli di 13 e 7 anni. Era partito in luglio e
sarebbe dovuto rientrare a Messina sabato prossimo: i familiari stavano già
preparando la festa. Era specializzato nelle tecniche di sopralluogo e
rilevamento e il suo compito era quello di istruire la polizia locale.
IVAN GHITTI: 30 anni milanese, carabiniere di stanza al 13/mo Reggimento
Gorizia. Era alla sua quarta missione di pace all'estero, dopo essere stato tre
volte in Bosnia. Lascia i genitori e una sorella. Ieri sera lo hanno sentito
per l'ultima volta al telefono: «Era assolutamente sereno e
tranquillo».
DANIELE GHIONE:30 anni, di Finale Ligure (Savona), maresciallo dei carabinieri
in servizio nella compagnia Gorizia. Era Sposato da poco. Era stato ausiliario
dell'Arma, poi si era congedato e iscritto all'Associazione carabinieri in
congedo. Era ritornato ad indossare la divisa vincendo un concorso per
maresciallo.
ENZO FREGOSI:56 anni, La Spezia, ex comandante dei NAS di Livorno dove viveva con la
famiglia. Lascia moglie e due figli, un maschio, anche lui carabiniere, e una
ragazza che studia all'Università. Era partito per l'Iraq il 17 luglio scorso e
stava rientrare in Italia. A casa stavano già preparando la festa
per il suo ritorno.
ALFONSO TRINCONE:44 anni, era originario di Pozzuoli (Napoli) ma risiedeva
a Roma con la moglie e i tre figli. Il sottufficiale era in forze al NOE, il
Nucleo operativo ecologico che dipende dal Ministero dell'Ambiente.
MASSIMILIANO BRUNO:40
anni, maresciallo dei carabinieri di Bologna, biologo in forza al
Raggruppamento Investigazioni scientifiche (Racis) di Roma. Viveva con la
moglie a Civitavecchia. I genitori e un fratello vivono a Bologna.
ANDREA FILIPPA: 33 anni,
torinese, carabiniere dall'età di 19. Era esperto di missioni all'estero che lo
tenevano costantemente lontano da casa. Prestava servizio a Gorizia presso il
13° Battaglione Carabinieri. Viveva a San Pier D' Isonzo insieme alla giovane
moglie, sposata nel 1998.
FILIPPO MERLINO:40 anni,
originario di Sant' Arcangelo (Potenza), sposato. Con il grado di Maresciallo
comandava la stazione dei Carabinieri di Viadana (Mantova). È morto nell'ospedale
di Nassirya dove era stato portato gravemente ferito.
MASSIMO FICUCIELLO:Nasce a Udine il 7 aprile 1968 35 anni, tenente dell'esercito, figlio del Gen. Alberto
Ficuciello. Funzionario di banca, aveva chiesto di poter tornare in servizio
attivo con il suo grado di tenente proprio per partecipare alla missione
«Antica Babilonia». Grazie alla sua conoscenza delle lingue era stato inserito
nella cellula Pubblica Informazione del Col. Scalas. Questa mattina aveva avuto
l'incarico di accompagnare nei sopralluoghi i produttori di un film-documentario
sui «Soldati di pace». Prima dell'attentato, il titolo, provvisorio, era stato
cambiato in «Babilonia terra fra due fuochi».
SILVIO OLLA: 32 anni, dell'isola Sant' Antioco (Cagliari), Sottufficiale in
servizio al 151° Reggimento della Brigata Sassari. Figlio di un Maresciallo e
fratello di un carrista. Laureato in Scienze Politiche, Olla era in forza alla
cellula Pubblica Informazione. È morto insieme al Ten. Ficuciello mentre
accompagnava nei sopralluoghi i produttori del film. La conoscenza dell'inglese
e dei rudimenti dell'arabo lo avevano fatto diventare uno dei punti di
riferimento per i giornalisti.
EMANUELE FERRARO: 28 anni, di Carlentini (Siracusa), caporal maggiore scelto in
servizio permanente di stanza nel 6° Reggimento trasporti di Budrio (Bologna).
ALESSANDRO CARRISI: 23 anni, di Trepuzzi (Lecce), caporale volontario in ferma
breve, anche lui in servizio nel 6/o Reggimento trasporti di Budrio. Era
partito per l'Iraq da poche settimane. Lascia i genitori, un fratello e una sorella.
Ieri sera l'ultima telefonata a casa: «Tutto va bene. Sto
andando a letto».
LE DUE VITTIME CIVILI- Nell'attentato sono stati coinvolti anche due
civili.
Si tratta dell'aiuto regista STEFANO ROLLA, 65 anni di Roma che stava facendo i
sopralluoghi per un film documentario che avrebbe dovuto girare il regista
Massimo Spano e di MARCO BECI,di Pergola Provincia di Pesaro-Urbino, 43 anni,
funzionario della cooperazione italiana in Iraq.
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Targa al Senato della Repubblica Italiana. |
Ricordiamo che: Nell'azione rimasero feriti anche 19 carabinieri e Aureliano Amadei, aiuto regista di Stefano Rolla.
In tutto i feriti nell'azione terroristica furono 58.
I morti e i feriti dell'attentato sono stati insigniti della Croce d'Onore.
Alle vittime dell'attentato, inoltre, sono state intitolate numerose vie, piazze e monumenti in tutta Italia.
NON DIMENTICHIAMOLI!!!!!